Al Presidente Mattarella e alle forze politiche
Gent.mo Presidente Mattarella,
ci auguriamo che prima o poi Lei riesca a leggere i nostri documenti perché la situazione nella scuola è giunta ad un punto di non ritorno. La scuola, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello per un Paese democratico è diventata una nave alla deriva.
Ancora una volta la Ministra Azzolina e la Senatrice Granato, le cui esternazioni sono note a tutti e sono indegne di un membro del Senato della Repubblica, si permettono il lusso di scavalcare tutti i passaggi di un paese democratico ed usano i social per i loro proclami.
Conte da un lato e l’Azzolina dall’altro sono diventati ospiti fissi di reti televisive, Facebook, Twitter, …. per comunicare al mondo intero le loro discutibili decisioni.
L’Italia è sull’orlo di una crisi economica di cui oggi si possono solo intravvedere i risvolti, invece con le loro belle facce sorridenti usano con estrema disinvoltura questi canali per annunciare le decisioni prese.
Ovviamente il loro comportamento è dovuto alla sicurezza di chi sa che su quelle poltrone ci resterà ancora a lungo perché l’Europa non vuole cambi di Governo, manifestando mancanza di rispetto e disprezzo per tutti i passaggi istituzionali, senza alcun confronto con le forze sindacali.
L’ultimo annuncio riguarda l’aumento dei posti per il tempo indeterminato, captatio benevolentiae dicevano i Latini, per far digerire ai precari l’amara pillolina dei concorsi in una condizione di scarsa sicurezza.
Con 200.000 cattedre vacanti, alunni che escono da una condizione mai vissuta prima, con famiglie che devono ancora elaborare il lutto di familiari che non hanno potuto accompagnare nelle loro ultime ore, con la spada di Damocle delle disoccupazione, dovranno affrontare un inizio d’anno scolastico all’insegna dell’incertezza, ma con un’unica certezza il turnover di supplenti fino all’arrivo dell’avente diritto.
Che dire della bozza per gli esami della scuola Secondaria di 1°?
A prescindere da tutti i problemi legati alla DAD, al fatto che 1.600.000 alunni non riescono a connettersi per difficoltà geografiche e di povertà, che dire dei tempi previsti per gli esami?
La tesina scelta dal c.di c. calibrata sull’alunno.
Presentazione della stessa entro il termine delle lezioni, in piena attività scolastica.
Discussione on line con piattaforme che non garantiscono la sicurezza.
Non c’è valutazione di ammissione.
Non è chiara la composizione delle commissioni.
Come affronteranno l’esame i ragazzi che non hanno potuto usufruire della DAD?
L’obbligo scolastico come diritto-dovere dovrebbe garantire a tutti la possibilità di raggiungere un livello di istruzione di base uguale per tutti, in questo modo verranno, invece, agevolati solo quelli che hanno potuto usare la tecnologia. Si chiama disuguaglianza sociale, aggravata dal fatto che è lo Stato a procurarla, quello Stato che dovrebbe garantire uguali possibilità di istruzione a tutti.
Quale valore potrà avere un tale titolo di studio?
Certo è ancora una bozza, manca il parere del CNPI e dei Sindacati, ma tenuto conto che siamo già a metà maggio e che la Ministra Azzolina non è avvezza ad ascoltare nessuno se non i suoi pessimi consiglieri, le speranze per un miglioramento della bozza sono minime.
Accenniamo alle scadenze della maturità?
La Ministra scavalca diritti sindacali con estrema disinvoltura: esami e scrutini dureranno fino al 25 luglio con rientro il 24 agosto, questo vuol dire che saltano parte delle ferie.
Vogliamo ricordare che il fatto che le scuole siano chiuse non ha voluto dire che i docenti fossero in ferie, anzi, con lo strapotere dato ai dirigenti stanno lavorando il doppio tra videoconferenze, preparazione delle medesime, riunioni inutili ed estenuanti a cui li stanno sottoponendo.
I Sindacati sono stati interpellati, oppure la ex sindacalista ancora una volta se ne frega del loro parere?
Per questo motivo chiediamo un intervento urgente del Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione e di tutte le forze politiche perché è evidente che la scuola è allo sbando, una nave senza rotta e senza timoniere.
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