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Scrutini anticipati, nel Lazio docenti e sindacati non ci stanno: “Corsa contro il tempo”

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Gli scrutini anticipati a Roma e nel Lazio, non piacciono ai docenti. Ad appoggiarli anche i sindacati della scuola di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda che sono intervenuti insieme con una nota contro questo provvedimento. La settimana indicata per gli scrutini è quella dall’1 all’8 giugno, notizia che è stata comunicata dall’Ufficio scolastico regionale presieduto da Rocco Pinneri.

Le ragioni di docenti e Usr sono diverse. I primi sostengono che ci sia troppo poco tempo per compiti e interrogazioni e si rischia una disparità nelle valutazioni degli alunni. Ma l’Ufficio scolastico regionale del Lazio spiega che andare oltre l’8 giugno richiederebbe di autorizzare la spesa aggiuntiva necessaria a prorogare il contratto a supplenti e personale Covid.

Lo scenario prospettato dai docenti è che si dovranno sostituire gli insegnanti Covid con altri ordinari della scuola che non hanno seguito i ragazzi durante l’anno. Troppo poco il tempo a disposizione, considerando anche il ponte del 2 giugno.

Secondo i sindacati, l’Usr Lazio ha dato un’interpretazione rigida della legge e il rischio è che gli studenti che avranno meno valutazioni, potranno far valere quest’aspetto in sede di contenzioso.

Il direttore dell’Usr Lazio Pinneri ha specificato che si potrà chiedere una deroga entro l’8 giugno, supportata da motivate ragioni.

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