L’USR per l’Umbria ha riproposto una nota del 2015, tuttora valida, per riepilogare la corretta procedura che le scuole devono adottare in caso di reclami, da parte delle famiglie, nei confronti di decisioni adottate dagli organi della scuola preposti alle valutazioni (Consigli di classe e Commissioni d’esame).
Innanzitutto, l’Ufficio scolastico ha ricordato che i provvedimenti adottati dagli organi collegiali della scuola e dalle commissioni d’esame riguardanti le valutazioni degli alunni sono atti definitivi e pertanto impugnabili in via giurisdizionale alternativamente al TAR, entro il termine di 60 gg. dalla pubblicazione all’Albo delle istituzioni scolastiche dei risultati degli scrutini e degli esami, ovvero con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.
I “reclami” avverso le procedure di scrutinio e di esame delle scuole vanno proposti alla stessa autorità responsabile dell’atto conclusivo del procedimento. In questo caso al dirigente scolastico. Se la parte interessata ha necessità di estrarre copia degli atti di interesse, è compito delle segreterie dell’istituto depositario degli atti consentire l’accesso, previo accoglimento
dell’istanza da parte del dirigente scolastico. Ove trattasi di atti relativi solo all’interessato (o minore rappresentato) l’accesso può avvenire informalmente.
Avuta comunicazione del reclamo, il Dirigente scolastico deve valutare una delle seguenti alternative:
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