Dai dati, distribuiti in 11 cartelle, si evince che lo "stato di salute" della scuola italiana, relativo alle percentuali degli ammessi agli esami e al conseguente loro superamento, non è male. Nonostante i problemi giuridico-normativi, di organizzazione, di precarietà e sicurezza del lavoro che attanagliano gli operatori scolastici, i nostri giovani sembrano non subire, in linea generale, particolari disagi e malumori. Sono stati ammessi, infatti, il 99 per cento degli alunni alle quinte classi della scuola primaria; il 97,2 per cento degli alunni agli esami di licenza Media e il 92 per cento alla quinta classe delle superiori.
Dalle tabelle 5 e 6 saltano agli occhi i dati che vedono gli studenti del Sud e delle Isole fra i più bravi. Si sono licenziati dalla scuola media il 99,7 per cento degli alunni in tutta Italia, media, questa, mantenuta su tutto il territorio nazionale. Diversa è stata la percentuale relativa alla qualità. Hanno avuto "ottimo", nella scuola secondaria di I grado, il 22 per cento gli alunni del Sud contro il 14 per cento di quelli del Nord. Lo stesso è avvenuto per la scuola secondaria di II grado che ha visto i maggiori "centisti" al Sud e nelle Isole con oltre l’11 per cento, contro l’8,8 del Nord. In questa occasione anche il Centro Italia si è accostata al Sud con l’11 per cento.
Quest’anno ad essere più studiose e più brave sono state le ragazze che si sono diplomate per il 98,2 per cento, media nazionale, contro il 95,5 per cento dei ragazzi.
L’indagine campionaria ha messo in risalto, e confermato, quanto si è detto a proposito del fenomeno dei diplomifici, relativo ad alcune scuole paritarie non statali, contro il quale il ministro, Letizia Moratti, ha approntato un piano d’azione per la soluzione del problema.
Mentre al Nord circa il 5 per cento degli studenti frequentanti la scuola secondaria di II grado degli istituti paritari non superano gli esami di Stato, nelle Isole si diploma il 100 per cento degli studenti. E degli studenti esterni le Isole hanno il maggior numero di diplomati: l’84,7 per cento contro l’80,9 del Settentrione.
Fra gli indirizzi scelti dagli studenti i licei classici sono quelli che hanno dato maggiori diplomati a differenza degli istituti professionali, rispettivamente per il 99,5 e 95,5 per cento (dati di scuole statali). Fra istituti statali e quelli paritari esiste anche qui una significativa differenza. I licei classico e scientifico e gli istituti magistrali sono quelli che registrano maggiori diplomati ma solo nelle paritarie raggiungono il 100 per cento.
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