Attualità

Scuola 14 dicembre? Speranza: gradualmente riporteremo i ragazzi delle superiori in presenza

Quando si rientra scuola? Nelle ultime ore circola la data del 14 dicembre per il rientro a scuola, in relazione alle dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte che, in accordo con la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, vorrebbe riportare i ragazzi delle superiori in presenza quanto prima.

Una posizione sulla quale Conte e Azzoliona trovano favorevole anche il Ministro della Salute Speranza, che, a dispetto di una linea sempre rigorista e prudente circa le misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19, è d’accordo con l’importanza di riportare in classe tutti gli studenti.

Oggi 2 dicembre, infatti, al Senato della Repubblica il Ministro dichiara: “Abbiamo scelto consapevolmente di mantenere le lezioni in presenza nella scuola primaria e nella prima media anche nelle zone rosse, scelta che rivendichiamo e che si connette con la centralità che le attività scolastiche assumono nella vita della nostra comunità. Con l’uscita di molte regioni dalle zone rosse è già in corso anche una ripresa delle lezioni in presenza per le classi seconde e terze medie. E compatibilmente con il quadro epidemiologico è obiettivo del governo riportare gradualmente in presenza anche i ragazzi delle scuole superiori.”

Anticipazioni del Dpcm del 4 dicembre

“Il Paese tende al giallo, ma se abbassiamo la guardia andiamo incontro a un esito segnato,” l’avvertimeno di Speranza.

“Le prossime festività vanno affrontate con estrema serietà. Senza consistenti limitazioni dei movimenti, un cambio delle abitudini, la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata al fallimento.”

“Anche nel prossimo dpcm ci saranno misure chiare e rigorose.”

“Riconfermare il modello della classificazione delle regioni per scenario e indice di rischio,” è la linea del Governo. “Risultati soddisfacenti. L’impianto di fondo è corretto e sta funzionando,” ricorda il Ministro, ” e ci permette di agire rapidamente e in modo proporzionato alla situazione epidemiologica dei territori.”

Carla Virzì

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