Sulla riapertura della scuola il 7 gennaio il Ministro degli affari regionali Francesco Boccia dichiara: “Il governo ha tracciato una strada con la possibile ripresa il 7 gennaio in base alla condizione epidemiologica. Non è una scelta ideologica, ma un obiettivo.”
E difende le scelte del Premier Conte: “E’ evidente che lo stesso Presidente del Consiglio segue con grande attenzione l’evoluzione dei contagi e le possibili difficoltà e che tutte le obiezioni delle Regioni sono prese in grande considerazione.”
Chiosa poi sulla questione delle tempistiche e tutelando l’operato del Governo afferma: “Voglio ribadire che è la natura dell’epidemia che ci costringe spesso a prendere decisioni con un preavviso di poche ore e non la disorganizzazione. Se così fosse sarebbero disorganizzati in mezzo mondo. In Gran Bretagna e Germania hanno richiuso le scuole con un preavviso di 24 ore.”
In chiusura confida nell’efficienza dei piani predisposti dalle prefetture: “Le Regioni hanno avuto a settembre fondi supplementari per incrementare il trasporto pubblico locale che, come la Sanità, è materia delegata agli enti territoriali per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi. Siamo convinti che abbiano approntato i piani.”
Quanto alle nuove misure del Dpcm, il Ministro per gli affari regionali anticipa qualcosa: saranno confermati i limiti alla circolazione e le limitazioni di orario.
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