Le “gite” scolastiche, tanto in voga in questo periodo e che pomposamente, nel linguaggio burocratico, vengono denominate visite guidate o viaggi d’istruzione, vanno abolite, perché non hanno più alcuna ragione d’essere, creando solo disagi e problemi.
Alle scuole, che sovente non ricavano un’immagine positiva dall’esportazione di un modello quale quello rappresentato dagli studenti fuori dalle mura scolastiche; alle famiglie, specialmente quelle numerose, che ai nostri giorni non possono sopportare l’ulteriore carico di spesa che, viste le note carenze dei bilanci scolastici, cadono quasi integralmente su di esse. Certo c’è anche chi trae vantaggio dal giro d’affari legato a questo comparto.
Ma che senso ha, senza peraltro un’idonea preparazione, solo per esemplificare, mandare un’intera scolaresca ad assistere ad uno spettacolo teatrale in un contesto che appare, anche per la tipologia della rappresentazione, del tutto avulso dalla cosiddetta programmazione didattica? Non sarebbe più opportuno, senza perdere ulteriori giorni di proficue lezioni, organizzare nella scuola gratuitamente corsi, seminari, dibattiti sulla legalità, sconvolgendo magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine?
Ci auguriamo che l’attuale Ministro della P.I. voglia emanare apposite disposizioni in materia tese ad abolire un istituto che, così, come è oggi concepito, risulta del tutto inutile e, in qualche caso, dannoso, senza lasciare tale decisione alla discrezionalità delle singole istituzioni scolastiche.
Ci auguriamo che l’attuale Ministro della P.I. voglia emanare apposite disposizioni in materia tese ad abolire un istituto che, così, come è oggi concepito, risulta del tutto inutile e, in qualche caso, dannoso, senza lasciare tale decisione alla discrezionalità delle singole istituzioni scolastiche.