Stamattina, 2 dicembre, gli studenti entrando a scuola hanno trovato le aule inagibili e sono scesi in strada per protestare e in corteo hanno incontrato un delegato del presidente della Provincia.
I rappresentanti d’istituto hanno detto che vogliono risposte concrete. “Per questo con gli altri studenti abbiamo deciso di muoverci verso la Provincia: vogliamo una scuola che non cada a pezzi dopo la pioggia. Non siamo disposti ad aspettare ancora studiando in scuole insicure”.
Gli studenti denunciano una situazione precaria dell’edilizia scolastica in generale tra Bari e provincia con aule troppo piccole , assenza di laboratori e problemi di sicurezza e infiltrazioni: “Le classi pollaio sono quasi una costante dallo Scacchi al Caracciolo, al Don Milani di Acquaviva dove sono i laboratori ad essere utilizzati come aule, le problematiche rimangono le stesse, da anni”.
Non solo danni per gli allagamenti: “E ancora: cavi scoperti uscite di sicurezza mancanti e scale non a norma, infiltrazioni, barriere architettoniche e impalcature contro la caduta dei cornicioni (come allo Scacchi), condizioni igienico-sanitarie pessime”.
Gli studenti annunciano quindi in settimana un sit-in dinanzi alla Provincia: “L’edilizia scolastica, dicono, deve diventare una priorità. Avvieremo inoltre una consultazione su tutte le scuole, per capire e far capire in che condizioni queste si trovino”.
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