Scuole aperte anche al pomeriggio per fare più sport, musica, lingue straniere, teatro, innovazione digitale, ma anche per promuovere progetti con il territorio, coinvolgendo i genitori.
Le scuole finanziate sono 4.633, per uno stanziamento totale di oltre 187 milioni di euro (fondi PON). Di questi, 74,7 milioni vanno alle scuole delle Regioni più sviluppate, dove si è registrato un tasso di adesione all’avviso del 37,38%; 9,5 milioni vanno agli istituti delle Regioni in transizione, con un tasso di adesione delle scuole del territorio al bando del 41,16%; 102,9 milioni vanno, infine, alle Regioni in ritardo di sviluppo, che hanno registrato adesioni oltre l’81%, un numero atteso. Quello de “La Scuola al Centro” è stato infatti il primo bando PON a carattere nazionale: i precedenti erano sempre riservati alle Regioni del Sud che, per questo, hanno fatto registrare una partecipazione molto alta anche in questa occasione.
Tra gli istituti ammessi al finanziamento ci sono 221 scuole che si trovano nelle aree colpite dal sisma: 47 in Abruzzo, 6 nel Lazio, 84 nelle Marche e altre 84 in Umbria.
Il bando era stato lanciato dal Miur lo scorso autunno per aumentare l’offerta formativa e combattere la dispersione scolastica, favorire l’inclusione, offrire nuove opportunità agli alunni.
L’iniziativa faceva seguito alla sperimentazione attivata nel 2016 con l’apertura straordinaria, in estate, delle scuole a Milano, Roma, Napoli e Palermo.
L’idea è dunque quella di espandere il progetto sul territorio nazionale e nel corso di tutto l’anno, mentre le scuole hanno inviato i programmi con i preventivo di spesa.
Tra le aree tematiche più richieste figurano il potenziamento delle competenze di base, sport, teatro, arte e scrittura creativa, lingua straniera, innovazione didattica e digitale, musica. Al pomeriggio ci sarà spazio per i laboratori teatrali ma anche per apprendere i fondamentali del basket o imparare a realizzare delle app per fare conoscere le attività del proprio istituto.
Dice la ministra Valeria Fedeli: «La Scuola al Centro è stato un bando innovativo, lanciato dal precedente Governo per rafforzare la scuola quale punto di riferimento delle comunità territoriali, a partire dalle ragazze e dai ragazzi e dalle loro famiglie, che in molti progetti saranno protagoniste attive della realizzazione delle attività. Grazie al bando avremo un primo importante potenziamento dell’offerta in orario extra scolastico, con una attenzione significativa allo sport».
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