Gentile Ministra,
porgo alla sua attenzione ed a quella di tutto il personale della scuola, una questione che sta assumendo le fattezze da “mercanti nel Tempio”.
Da diverso tempo mi capita di assistere a episodi, che ritengo siano da allontanare da quelle che sono le attività da svolgere all’interno della comunità scolastica. Mi riferisco alle varie iniziative di beneficenza che attraverso enti o associazioni chiedono soldi agli alunni (quindi alle famiglie), nelle forme più disparate (vendita di prodotti, ecc).
Le seguenti proposte indipendentemente dalla finalità della singola associazione, ed anche riconoscendo a ognuna di esse uno scopo benefico (senza voler entrare nei bilanci delle associazioni, se trasparenti o meno) sono dal mio punto di vista impropri all’interno del vivere la scuola.
Lo scolaro che sceglie, di sostenere una causa, associazione o ente deve essere coinvolto da un senso di partecipazione. Queste iniziative benefiche e di volontariato sono da favorire certamente, nei modi che assicurano la partecipazione del personale della scuola e degli alunni, quindi nelle forme che vertono alla finalità educativa con un progetto che porterà i suoi frutti nel tempo.
Intelligenti pauca…
Nel ringraziarla per la sua attenzione che dimostra verso il mondo della scuola, i migliori auguri di buon lavoro.
Sulle riforme del ministro Valditara si sta creando un movimento contrario che sempre di più…
Alla vigilia dell’undicesima edizione di Didacta Italia, in programma dal 12 al 14 marzo alla…
Una delle domande più ricorrenti che giungono alla nostra redazione, riguardante i percorsi abilitanti 60…
Lunedì 3 marzo ha preso il via la somministrazione delle Prove nazionali Invalsi, un appuntamento…
Come molti sanno, da qualche giorno è iniziato il Ramadan, il mese sacro per le…
A far data dall’anno scolastico 2016/2017 la L. 107/2015, all’art. 1, c. 64, ha stabilito…