Al Miur si è tenuta la conferenza stampa “Scuola e calcio, un’alleanza educativa”, alla presenza del Ministro dello Sport Luca Lotti, del Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, del Presidente della FIGC Carlo Tavecchio, del Presidente del settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci, del Presidente del Comitato Organizzatore del Campionato Europeo UEFA Under 21 Alessandro Costacurta.
Nel corso della conferenza stampa è stata ribadita la collaborazione tra Miur e FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) che vedrà un rafforzamento attraverso la condivisione di percorsi educativi trasversali, che interessano sia la scuola Primaria sia quella Secondaria di I e II grado, che avranno come orizzonte l’organizzazione del Campionato Europeo UEFA Under 21 del 2019.
Un grande evento internazionale, che si terrà nelle città di Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste, Udine e nella Repubblica di San Marino, e vedrà il mondo della scuola coinvolto con progetti specifici sia per la scuola primaria che per quella secondaria, in collaborazione con la FIGC e con il Ministro per lo Sport in prima linea, per la buona riuscita della manifestazione. Anche in vista di questo obiettivo, i temi che verranno affrontati nel prossimo biennio dai progetti didattico-sportivi oggetto della convenzione tra FIGC e MIUR saranno legatiancora di più a valori quali il rispetto, l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione.
L’occasione per l’ufficializzazione della nuova progettualità è stata la presentazione dei risultati delle attività del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC per l’anno scolastico 2016/2017 inserite nel solco della collaborazione tra i due enti, denominata ‘Valori in Rete’ e finalizzata alla promozione dei valori sportivi.
Oltre all’attività sportiva, per la sua grande e capillare diffusione nel nostro Paese, al calcio si riconosce un ruolo sociale determinante nell’educazione delle future generazioni. Per questo, di concerto con il MIUR si svolgono annualmente programmi tesi alla maturazione etica dei giovani, diffondendo la cultura del rispetto in tutte le sue diverse accezioni, cui si sono aggiunti nell’ultimo anno anche percorsi formativi specifici sul concetto di ‘legalità’.
“Sport e istruzione sono due radici della stessa pianta – ha affermato il Ministro per lo Sport Luca Lotti – che noi abbiamo la responsabilità di far crescere e fortificare. Rendere migliore lo sport vuol dire coinvolgere il numero più ampio possibile di giovani e studenti con progetti come quello che presentiamo oggi. Il nostro obiettivo è diffondere la cultura sportiva, con le sane abitudini di un corretto stile di vita, i valori positivi dello stare insieme e del gioco di squadra”.
“Scuola e sport possono e devono stare insieme, il Governo negli ultimi anni ha investito su questo binomio anche grazie agli operatori dello sport come la FIGC – ha dichiarato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi – La scuola è un percorso di crescita e di educazione, si studia sui libri ma si cresce facendo esperienze. Con FIGC molte sono state e saranno le esperienze di crescita che le ragazze e i ragazzi faranno con il mondo delle Nazionali di calcio e degli eventi collegati al calcio. In questi anni, in cui l’alleanza educativa tra scuola e calcio si è rafforzata coinvolgendo scuole di tutti gli ordini e gradi, abbiamo avuto sensibili risultati e cambiamenti: un incremento sostanziale dell’educazione alla salute, un potenziamento e miglioramento dell’apprendimento anche attraverso investimenti sui laboratori sportivi. Inoltre, il programma sperimentale studenti- atleti, avviato di recente, ha individuato la strada per contrastare la dispersione scolastica delle studentesse e degli studenti impegnati nell’attività agonistica di alto livello. In questo panorama, il calcio si è rivelato un grande strumento di inclusione scolastica. Con i progetti in essere e quelli che a breve partiranno, come la collaborazione in vista degli Europei Under 21 del 2019, vogliamo rafforzare l’alleanza tra scuola e sport affinché anche il calcio diventi protagonista del processo educativo”.
“La scuola, per il ruolo centrale che ricopre nella formazione dei giovani, e il calcio, per i suoi numeri e per il grande impatto che ha nel tempo libero degli italiani, – ha affermato il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio – sono i due aggregatori sociali più incisivi nel processo formativo delle nuove generazioni. Come dimostrano i risultati dei diversi progetti didattico-sportivi realizzati fino ad ora, la sinergia tra MIUR e FIGC rappresenta un patrimonio sociale da implementare”.
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