Un Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca che molte fonti indicano come attento e competente. Tassi elevati di dispersione scolastica e di analfabetismo funzionale che mettono in discussione sia la democrazia che le realtà economiche.
Di fronte a tutto ciò un sistema scolastico che quest’anno si è tradotto in una vera e propria emergenza, rispetto alle nomine del personale ed alla continuità didattica.
Ancora di più il problema è grave per il sostegno degli alunni disabili, per i quali non c’è in molti casi garanzia della presenza e della continuità (perfino in corso d’anno) degli insegnanti.
Sullo sfondo il nodo cruciale dell’edilizia scolastica, di migliaia di scuole che abbisognano di interventi per assicurare la sicurezza di studenti, docenti e personale ausiliario, tecnico ed amministrativo.
La scuola è un polo della vita sociale, rappresenta il futuro della società. In questi tempi, in cui la società è attraversata da forze contrastanti, lo spazio educativo è importante come luogo di incontro e scambio di pensieri e culture, oltre che di acquisizione degli strumenti necessari a leggere la realtà, operando su di essa sia in termini di competenze specifiche che di quanto serve ad imparare come cittadino e poter operare nella vita pubblica.
Lorenzo Picunio
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