Con circa mezzo milione di maturandi che, quindi, andranno ad incidere direttamente non solo sui contenuti della loro formazione superiore, ma anche, per riflesso, sulla composizione dell’organico dei loro docenti. Il progetto avrà quindi ripercussioni pure sulle immissioni in ruolo e sugli aumenti stipendiali.
“La proposta – si legge nell’articolo – è stata avanzata dalla senatrice Francesca Puglisi e approvata come risoluzione in commissione Cultura al Senato lo scorso 14 gennaio. Ecco cosa contiene. L’idea è quella di “prevedere la possibilità, nel rispetto della tipologia e delle finalità dei singoli corsi di studio, soprattutto nelle classi terminali del secondo ciclo di istruzione, di un curriculum dello studente, formato da una parte obbligatoria per tutti e una parte opzionale, a scelta dello studente, oltre che da discipline facoltative di arricchimento”. Una proposta che è finita dritta nel decreto-legge ancora in fase di definizione, ma che dovrebbe esplicare i suoi effetti gia’ dal primo settembre di quest’anno. Lo scopo è quello di “garantire una personalizzazione del percorso di studi adeguandolo alle attitudini e agli interessi degli allievi, così da potenziare l’elemento orientativo dell’istruzione”.
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