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“Scuola dei Compiti” e gli studenti migliorano

Parte la quarta edizione del progetto del Comune di Torino per aiutare gli studenti in difficoltà, con tutor che daranno ai ragazzi una mano nelle materie in cui non riescono a raggiungere un voto positivo: “Lo si può definire un intervento preventivo sulla dispersione scolastica” spiegano i promotori

Dalla matematica all’italiano, passando per il latino, i 104 universitari che hanno vinto la borsa offerta dalla Città in collaborazione con la fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo, affiancheranno più di mille studenti, di medie e superiori, in 205 corsi. Il format, speiga La Stampa,  è quello già sperimentato gli anni scorsi: con docenti in pensione che affiancano i borsisti nei 205 corsi del primo quadrimestre:  “Scuola dei Compiti racconta l’esperienza di una comunità cittadina che mette a disposizione dei giovani le migliori risorse, gli atenei, la fondazione per la Scuola e gli insegnanti del futuro”.

Una parte delle lezioni si farà attraverso internet e le piattaforme online che da quest’anno si estendono anche alla formazione degli insegnanti delle scuole con Moodle, il sistema pensato “per dare continuità metodologica nelle classi alla didattica utilizzata nella Scuola dei Compiti”. Un modo per applicare anche nelle lezioni del mattino le modalità utilizzate dai tutor nelle lezioni del pomeriggio: “La scuola italiana deve fare un salto di qualità perché cambiano i contesti, i ragazzi, il mondo intorno a noi. La scuola è la prima frontiera di questo cambiamento e Scuola dei Compiti rappresenta un’avanguardia”.

Lo studio sull’andamento scolastico dei ragazzi che hanno preso parte alla “Scuola dei compiti” parla di un voto iniziale che in media cresce di 0,3 punti dopo i primi incontri, mentre dopo 9 lezioni si alza di 0,6 punti, passando da un 5,2 a 5,9.

Pasquale Almirante

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