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Scuola dell’infanzia: forse tornano gli anticipi

Mentre il Ministero decide di rinviare di un mese la scadenza per le iscrizioni per il 2009/2010, le scuole sono comunque al lavoro per prepararsi nel migliore dei modi a questa importante operazione che, quest’anno, si annuncia particolarmente complessa.
I problemi sono presenti un po’ in tutti gli ordini di scuola, a cominciare dall’infanzia, dato che il Piano programmatico prevede la possibilità che vengano ripristinate le iscrizioni anticipate, soprattutto nelle scuole più piccole, in cui proprio l’iscrizione di qualche “anticipatario” potrebbe impedire la chiusura della sezione o di una intera scuola.
D’altronde su questa ipotesi si è detta pronta a discutere persino Flc-Cgil, da sempre contraria a qualunque forma di anticipo; in un recente documento, il sindacato guidato da Pantaleo sostiene infatti che si può discutere di sezioni della scuola dell’infanzia che funzionino anche in deroga al numero minimo richiesto per avviare una sezione  e con l’ingresso di bambini di due anni e mezzo, ma fissandone rigidamente il numero a non più di tre/quattro per sezione”.
Per il resto il Piano programmatico non sembra volersi “accanire” più di tanto sulla scuola dell’infanzia che, anzi, non dovrebbe essere toccata da altri interventi sostanziali (ma comunque è bene aspettare l’uscita del Regolamento).
Il richiamo, contenuto nel Piano, alla possibilità che le sezioni dell’infanzia funzionino solo nell’orario antimeridiano non appare legato alla volontà del Ministero di ridurre in modo generalizzato l’orario di funzionamento delle scuole dell’infanzia quanto piuttosto alla necessità di verificare con attenzione, caso per caso, la reale “tenuta” delle sezioni anche in orario pomeridiano (pare che in talune situazioni, dopo il pranzo, le scuole si svuotino in modo da rendere superfluo il funzionamento di tutte le sezioni del plesso).
Per scongiurare il rischio di avere scuole con il solo orario mattutino in molte realtà i “Coordinamenti” di base di genitori e insegnanti stanno divulgando modelli alternativi per l’iscrizione con i quali le famiglie chiedono al dirigente scolastico che la sezione funzionino a tempo pieno “secondo quanto previsto dall’articolo 104 del TU 297/94”. Peccato che l’articolo in questione sia stato abrogato in parte dal Regolamento sull’autonomia (DPR 275/99) e poi definitivamente dal decreto legislativo 59 del 2004 che, come è noto, ha eliminato per la scuola dell’infanzia e per tutto il primo ciclo l’orario settimanale sostituito con l’orario annuale che può andare da un minimo di 875 ore per arrivare al massimo di 1700.
Reginaldo Palermo

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