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Scuola dell’infanzia. Sanificazione scarpe all’ingresso: procedura obbligatoria?

Nella scuola del Covid nascono preoccupazioni sanitarie nuove. Ad esempio, in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria una preoccupazione ricorrente riguarda la possibilità di portare il virus in aula (o in casa) attraverso la suola delle scarpe.

È così? La suola delle scarpe porta il virus in casa? Sarebbe opportuno la sanificazione delle scarpe all’ingresso della classe di scuola dell’infanzia?

L’ISS (l’Istituto Superiore Sanitario) non esclude che il virus possa viaggiare sulle suole delle scarpe. Sebbene in luogo aperto la trasmissione del virus sia certo inferiore che in luoghi chiusi, ciò non toglie che calpestare eventuale materiale infetto (come secrezioni respiratorie in forma di catarro) potrebbe avere l’effetto di portare in casa o a scuola il virus. Questione trascurabile fintanto che non tocchiamo con le mani il pavimento, ma problema reale in presenza di bambini piccoli, come accade nelle classi di scuola derll’infanzia. Dunque in questi contesti sanificare le scarpe o sostituirle con un altro paio sarebbe una buona abitudine.

L’indicazione dell’ISS

L’ISS infatti suggerisce: In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita).

La procedura non viene data come obbligatoria, ma è consigliata in linea generale, nelle case degli italiami. Dunque, a maggior ragione, questa procedura costituisce una buona prassi negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia. Sarebbe cioè opportuno che gli operatori scolastici e i bambini avessero delle scarpe esclusive per l’ingresso a scuola o anche semplici copriscarpa usa e getta come quelli dei lavoratori sanitari. Una buona abitudine igienica in aggiunta alle altre regole di sanificazione dei locali, delle superfici, dei giocattoli.

Quanto alle norme cui il documento ministeriale fa esplicito riferimento (Verbale n. 82 del 28 maggio 2020, riunione del CTS), eccole:

Nella scuola dell’infanzia il distanziamento fisico presenta criticità più marcate che dovranno richiedere particolari accorgimenti sia organizzativi che nel comportamento del personale. Occorre in tal caso assicurare indicazioni e risorse addizionali circa la pulizia assidua delle superfici, il lavaggio frequente delle mani, criteri di riduzione del numero degli alunni contemporaneamente presenti in classe. Relativamente alla numerosità del gruppo classe, trattandosi per caratteristiche evolutive e metodologie didattiche di un contesto dinamico, è opportuno prevedere un affollamento ulteriormente ridotto rispetto ai criteri applicati nel contesto di classi di ordine superiore. Gli alunni della scuola dell’infanzia NON dovranno indossare la mascherina, come peraltro già previsto per i minori di 6 anni di età. Pertanto, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dall’alunno, potrà essere previsto per il personale l’utilizzo di ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) oltre la consueta mascherina chirurgica.

Nelle Faq del Ministero dell’Istruzione, inoltre, viene specificato quanto segue.

Si possono portare giocattoli da casa?
No, non si possono portare giocattoli propri. Inoltre, il materiale ludico è assegnato in maniera esclusiva a specifici gruppi/sezioni.

Redazione

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