Attualità

Scuola d’estate. Bianchi: “Si torni a fruire di visite culturali”

Il Ministro Patrizio Bianchi auspica che la scuola torni “poter fruire di visite e spettacoli culturali, come strumento privilegiato per l’ingresso dei giovani nella nuova normalità, sempre accompagnati da una scuola aperta al territorio, al mondo esterno e alla società”. Il Ministro lo dichiara nell’ambito di una nuova iniziativa del Mi che coinvolge il Ministero della Cultura e rilancia il Piano scuola d’estate.

In altre parole la Scuola d’estate, che intende aprire il sistema scolastico al territorio con il duplice obiettivo di potenziare le competenze degli alunni andate perse nei due anni di pandemia e nel contempo di dare opportunità di socializzazione a bambini e ragazzi, ha mosso un ulteriore passo in avanti.

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Si tratta della firma del Protocollo d’intesa “Interventi volti alla promozione dell’educazione alla cultura delle arti, della musica, della creatività, del cinema, del teatro e delle attività progettuali delle istituzioni scolastiche”, sottoscritto dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dal Ministro della Cultura Dario Franceschini.

Il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Cultura fanno rete, insomma, per promuovere o potenziare collaborazioni tra musei statali, archivi, biblioteche, soggetti pubblici e privati del settore dello spettacolo, cinema e istituzioni scolastiche e per realizzare insieme attività progettuali, che potranno essere replicate anche durante il prossimo anno scolastico.

Di fatto, le scuole potranno coinvolgere studentesse e studenti in eventi legati alle arti, alla musica, al cinema, al teatro, all’audiovisivo, attraverso la visita, anche in modalità virtuale, di musei, aree e parchi archeologici, biblioteche, archivi di Stato e altri luoghi della cultura.

Una scuola capace di essere motore di integrazione civile, di uguaglianza e di sviluppo. Una scuola che restituisce spazi e tempi di relazione, luoghi per incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte, così importanti per lo sviluppo emotivo, affettivo, identitario, sociale di ognuno. Sono gli intenti dichiarati dal Ministero dell’Istruzione che questo protocollo di intesa rende attuabili in modo sinergico aprendo la strada a nuove intese scuola-territorio o scuola-enti.

Carla Virzì

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