Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha più volte rilanciato l’iniziativa della scuola d’estate, specie a seguito dell’arrivo in Italia di oltre 16mila alunni ucraini in fuga dalla guerra, un numero peraltro destinato a crescere: per settembre, infatti, si attendono circa 30mila alunni profughi, tra bambini e ragazzi.
L’idea su cui si lavora ormai da oltre due mesi nelle scuole italiane è quella di costruire un modello di accoglienza fatto di supporto psicologico e di recupero della socialità, anche grazie alle attività che verranno messe in campo nel periodo estivo. (VAI AL CORSO)
Le istituzioni scolastiche a questo fine hanno presentato la propria candidatura, aderendo al Programma operativo nazionale (PON) “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, programmando e articolando gli interventi (in moduli da 30 ore) coerentemente con le specifiche priorità e con la progettazione definite dagli organi collegiali di indirizzo e gestione della scuola ed esplicitati nel Piano dell’offerta formativa.
Che tipo di attività programmare per la scuola d’estate?
Sicuramente sarebbe ottimale riuscire a coniugare apprendimento e divertimento. Un’idea, per i bambini della scuola primaria, potrebbe essere organizzare una caccia al tesoro con la matematica da svolgere anche all’esterno nel corso della bella stagione. Coinvolti in una sorta di gioco gli alunni hanno così la possibilità di ripercorrere i concetti appresi durante l’anno scolastico in modo leggero e divertente.
Un’esperienza del genere, in cui ogni giorno per una settimana i bambini possono destreggiarsi nella risoluzione di problemi matematici e geometrici, permette di tenere allenati gli alunni e di favorire la socialità tra compagni di classe. Sulla risoluzione di problemi, d’altronde, si basano le prove nazionali di valutazione dei livelli di apprendimento.
IL CORSO
Su questi argomenti il corso Scuola d’estate: caccia al tesoro con la matematica, a cura di Simonetta Di Sieno, in programma dal 20 giugno.