Didattica

Scuola digitale, l’Europa spinge su mobilità e best practices con eTwinning ed Erasmus+

L’Unione Europea, al fine di sostenere e promuovere lo spirito di collaborazione tra gli istituti scolastici dei paesi membri, ha approvato nel dedicato dipartimento dell’istruzione e della cultura progetti ed iniziative mirate allo scambio culturale, alla mobilità ed all’incontro di studenti ed insegnanti a livello internazionale.

Queste piattaforme, il cui uso è stato di recente approvato anche dal Ministero dell’Istruzione italiano e non solo, sono note come eTwinning ERASMUS+, forma di mobilità professionale e / o formativa già in vigore in istituti di formazione superiore ed universitaria attraverso progetti specifici approvati dai Dirigenti Scolastici e dai Rettorati.

Studenti e insegnanti possono iscriversi e utilizzare la piattaforma suddetta solo dopo aver seguito uno specifico corso erogato online e aver superato un relativo test attitudinale.

L’UE e la scuola: scambio, incontro e e-training

Oltre a garantire la mobilità internazionale degli studenti, il dipartimento dedicato all’istruzione mira il più possibile, attraverso progetti ed iniziative, all’internazionalizzazione dello spazio scolastico ed universitario, in senso formativo, educativo e trasversale, cercando di abbracciare e farsi condurre dal progresso tecnico ed informatico, che lega indissolubilmente i popoli e permette lo scambio anche con studenti ed insegnanti provenienti da altri contesti nazionali.

Tali progetti, come di consueto, coinvolgono anche i paesi non fattivamente aderenti al meccanismo europeo, come Turchia, Serbia, Macedonia del Nord e nazioni parte solo dello Spazio Economico Europeo, come Islanda e Norvegia. La condivisione di idee in modo semplice e sicuro resta la priorità: il tentativo di realizzare un canale diretto di confronto tra insegnanti e studenti risulta fondamentale nella realizzazione delle iniziative comuni con gli obiettivi già descritti.

La community delle scuole d’Europa: nasce eTwinning

La piattaforma informatica è stata concepita e sviluppata come un laboratorio multietnico e multidisciplinare al fine di migliorare le competenze e sostenere l’interazione tra insegnanti e studenti.

Ciò in funzione di sperimentare apertamente nuovi metodi di somministrazione della conoscenza e dell’insegnamento attraverso il confronto tra i docenti del continente

Si sono, ad ora, sono iscritti alla piattaforma più di 970.000 insegnanti, di cui oltre 95.000 in Italia e sono stati attivati oltre 122.000 progetti comunitari.

Sarà la piattaforma SOFIA in Italia a gestire i corsi base, l’erogazione online di questi ultimi e la promozione del progetto complessivo, al fine di guidare i partecipanti tra gli scopi e le potenzialità della community.

Andrea Maggi

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