Sono un docente e alla fine di quest’anno scolastico (31/08/2019) avrò 64 anni e 8 mesi di età, 41 anni e 7 mesi di contributi e una quota di 106 e 3 mesi. Ho maturato la quota 100 ben 3 anni fa.
Nella scuola si ha una sola finestra che è il 1° settembre di ogni anno.
Dalle ultime notizie che si hanno, per i lavoratori pubblici, la prima uscita si realizzerà solo il 1° ottobre (sei mesi dopo a partire dal 1° Aprile).
Una misura che taglia fuori il personale della scuola che sarà costretto ad andare in pensione il 1° settembre 2020 (qualche anno fa è successa la stessa cosa con la famosa quota 96).
Nonostante la mia età anagrafica e contributiva, il proclama a tutte le ore: “Tutti i lavoratori potranno andare in pensione con la quota 100, 62 anni di età e 38 anni di contributi”, non corrisponde alla realtà.
I docenti, il personale Ata e i Dirigenti Scolastici andranno in pensione ben 17 mesi dopo e non 6 mesi dopo come tutti i lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Al di là dei proclami, tutto il personale della scuola, che si trova nella mia situazione, andrà in pensione 4 anni dopo aver maturato la quota 100.
Altro che superamento della legge Fornero!
Filippo
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