Il gruppo FB Scuola e Sicurezza (7500 famiglie tra docenti e genitori), di cui ci facciamo portavoce in qualità di amministratrici, si domanda in questi giorni se la proposta di anticipazione della vaccinazione anti Covid ai
docenti sia di utilità per risolvere i problemi di sicurezza nelle scuole.
Temiamo piuttosto che il dibattito sulla priorità dei vaccini ai docenti diventi il solito “fumo negli occhi” per sviare dalle problematiche di sicurezza nelle scuole.
Questo per i seguenti motivi
1) il personale scolastico tra docenti e Ata pesa circa l’11-12% del totale tra personale e alunni. Considerando che gli alunni non potranno essere vaccinati, vaccinando docenti e ata siamo molto distanti dell’immunità di
gregge nelle aule.
Quindi di fatto il problema contagi tra alunni resterebbe e si rifletterebbe all’interno delle famiglie.
E probabilmente per anticipare i docenti, si andrebbe a posticipare la vaccinazione di anziani over 60 e le
persone con patologie a rischio, penalizzando quindi i soggetti fragili.
2) considerando i tempi di vaccinazione, anche anticipando i docenti a marzo (sempre che nel frattempo si sblocchino le approvazioni di altri vaccini) l’immunità per i docenti forse si raggiungerebbe a chiusura
dell’anno scolastico.
3) per come son strutturate le distanze in aula, con cattedra a 2mt dai banchi ma banchi ad 1mt tra rime buccali tra loro, è più probabile un contagio alunno-alunno anche in termini di numeri.
Il problema della sicurezza a nostro avviso non si risolve quindi con le vaccinazioni ai docenti. Si andrebbe a tutelare solamente la categoria, per gli alunni i problemi resterebbero invariati e gli alunni con fragilità o con
familiari fragili non potrebbero comunque rientrare in aula.
La sicurezza a scuola deve essere per tutti!
Ed allora una buona proposta di compromesso potrebbe essere quella di anticipare la vaccinazione solamente ai docenti e personale over 60 e/o con patologie (non penalizzando gli anziani tra la popolazione generale)
Ma nel frattempo fare qualcosa anche per mettere in sicurezza tutti: da un protocollo unico nazionale gestione casi e comunicazione asl-scuola-famiglia, alla diminuzione gli alunni per aula e/o installazione di
purificatori d’aria, dal ripristinare il tracciamento all’istituzione di un database serio su cui effettuare studi sulla base dei quali adottare quindi le più corrette misure.
Peraltro molte di queste misure di sicurezza sono invocate nelle scuole da anni e sono un intervento necessario al di là del contesto pandemico, per riuscire ad avere in Italia finalmente un sistema scolastico paragonabile a quelli europei.
Ecco, una proposta strutturata in tal modo la firmeremmo come gruppo oggi stesso.
Alice Moretti, Fosca Tarchetti e Stefania Sambataro per conto del gruppo Scuola e Sicurezza
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