È pace fatta tra la scuola di San Donato e l’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei. Dopo il polverone sollevato dal doppio rifiuto di preside e docenti ad accogliere il monsignore per la visita pastorale prenatalizia e a portare gli alunni in chiesa, oggi è arrivata la telefonata chiarificatrice.
“Ribadiamo che in una scuola come la nostra, dove la metà dei bambini sono stranieri e non cattolici, portare le classi in chiesa in orario scolastico avrebbe rappresentato un problema logistico, dato che molti alunni sarebbero dovuti restare in classe senza i loro insegnanti”, spiega la dirigente scolastica Patrizia Mercuri.
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Dopo aver incontrato un rappresentante del vescovo e aver chiarito le ragioni del no, la preside ha ricevuto la telefonata di mons. Atzei.”Non c’è alcun problema, anzi – assicura la dirigente scolastica – abbiamo convenuto sull’opportunità di incontrarci e gettare insieme le basi per un comune progetto in favore della comunità”.
La scuola di San Donato, da sempre considerata un’eccellenza in tema di educazione all’integrazione, apertura al dialogo, alla multiculturalità e al rispetto, nelle prossime settimane sarà sede di un incontro promosso congiuntamente dal vescovo e dalla preside e aperto agli altri dirigenti scolastici cittadini e a tutti gli attori sociali, culturali e istituzionali di Sassari. “Tutto il resto – precisa ancora Patrizia Mercuri – non è che una strumentalizzazione politica montata sull’onda di quanto accaduto a Rozzano”.
Tuttavia, precisa l’Ansa, mentre il vescovo di Sassari, Paolo Atzei, e la dirigente scolastica della scuola elementare di San Donato, Patrizia Mercuri, facevano la pace al telefono, il caso della mancata visita pastorale prenatalizia ha continuato a dividere per l’intera giornata.
Nel pomeriggio infatti, all’uscita di scuola, l’indignazione si è mossa lungo due direttrici opposte. Da un lato il sit-in di uno sparuto gruppo di esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno protestato esponendo cartelli con scritto “Io difendo le mie radici culturali: sì alla scuola aperta e ospitale, no alla scuola con muri ideologici”.
Dall’altro i genitori dei piccoli allievi della storica scuola elementare nel cuore di Sassari vecchia, che stanno in larghissima maggioranza con la preside e gli insegnanti dei loro figli.
“Vogliamo cercare in tutti i modi di far capire alla dirigente che erigere muri non va bene, e che il vescovo entri in una scuola è normale”, spiegano dalle parti di Forza Italia.
“In questa scuola il presepe è permanente, il crocifisso è al suo posto e se fosse venuto il vescovo non lo avrebbe mandato via nessuno”, dicono a chiare lettere le mamme in attesa dell’uscita da scuola dei propri bambini. Stanno incondizionatamente con la dirigente scolastica. “Non c’è dubbio, in questa scuola non è stato mai messo alla porta nessuno – ribadiscono – forse qualcuno vuole farlo credere per il proprio tornaconto politico”.
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