Sono numeri considerevoli quelli dei giovani che hanno preso parte al progetto “Scuola elevata al lavoro”, promosso da Unioncamere e realizzato insieme con 50 Camere di commercio. A 1.800 di loro è stata data l`opportunità di vivere esperienze in ambito lavorativo presso le sedi di aziende e istituzioni in Italia e in Europa. Mentre altri 1.800 studenti hanno appena concluso la propria esperienza di “JobDay”, una formula di orientamento innovativa per l`Italia ma già abbondantemente consolidata in Usa e Canada (meglio nota nel mondo anglosassone come “job shadowing”), che consente ai ragazzi almeno per un giorno di sperimentare un mestiere affiancando – proprio come un`ombra – per un`intera giornata un ‘lavoratore in azione’ e che ha coinvolto 590 aziende.
Le due formule, gli stage di carattere sovranazionale e i JobDay, anche questi in contesti internazionali, sono state presentate il 6 novembre nel corso della Giornata del lavoro e del fare impresa organizzata da Unioncamere.
Durante la giornata è stato raccontato come oggi, più che in passato, le esigenze del mercato lavorativo condizionino fortemente il destino professionale dei nostri giovani. Tanto che ci ritroviamo, hanno spiegato durante da Unioncamere, sempre più spesso con giovani che “a sei anni vogliono fare il benzinaio, a dodici il pianista, a diciotto l`architetto, ma alla fine si laureano in Lettere e si occupano di economia”.
Il progetto si sviluppa in stretto coordinamento con il ministero dell`Istruzione: già si lavora ad una prossima edizione, che dovrebbe portare a realizzare altri 1.200 stage, 500 dei quali all`estero, mentre i rimanenti si svolgeranno in Italia, all’interno di aziende attive sui mercati internazionali.