La FLC CGIL, oltre ad annunciare di voler impugnare il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione, sottolinea l’illegittimità della nota con la quale si avvia la Scuola estiva di valutazione V-Camp e la selezione dei partecipanti.
La nota sommariamente dice: “La scuola, che avrà luogo dal 25 agosto al 1° settembre 2013 e che vedrà coinvolti non più di 100 partecipanti, ha la finalità di far familiarizzare i corsisti con l’analisi dei processi organizzativi di una istituzione scolastica, individuandone i punti di forza e di debolezza.
I candidati saranno individuati dagli USR, per un totale di circa 200 e ulteriormente selezionati attraverso un test preselettivo che si svolgerà a Roma il 29 luglio prossimo per raggiungere il numero definitivo di 100”
Scelta autoritaria, dice Flc-Cgil, perché il commissario Sestio non ha chiesto il parere dei sindacati, trattando materie come il reclutamento e soprattutto la formazione degli esperti, ma non ha neppure sentito il Miur.
Come farà l’Invalsi a selezionare oltre 5.000 domande? “Non vorremmo che, con questa nuova selezione, si voglia in qualche modo bypassarle?”
La Flc-Cgil chiede dunque che “la nota sia immediatamente revocata e contestualmente si apra un tavolo di confronto sul Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione, tavolo che la Ministra Carrozza ha più volte manifestato l’intenzione di avviare.
Anche Francesco Scrima, il segretario della CislScuola, molto critico: “la scuola estiva di valutazione programmata dall’Invalsi è un’iniziativa affrettata e inopportuna. Facciamo fatica a capire senso e soprattutto opportunità in questo momento. l’iniziativa assunta dall’Invalsi, per come è strutturata e per i tempi in cui si propone, è improvvida e intempestiva a tal punto da risultare avventata.”
“Non si può tuttavia invertire l’ordine dei passaggi da compiere, il primo dei quali è definire un piano strategico condiviso in cui siano chiariti obiettivi, modalità, ruoli e risorse da mettere in campo”. Implementare inoltre “criteri di assoluta trasparenza e una selezione finalizzata a eventuali team di supporto. Né si può portare a regime una soluzione avviata in forma sperimentale prima che la stessa si sia conclusa e sia stata, a sua volta, “valutata”.
Prioritario per Scrima è “ristabilire un clima di dialogo costruttivo con le scuole, evitando di fornire ulteriori pretesti a chi non aspetta altro che l’occasione per gettare benzina sul fuoco di inutili polemiche. L’Invalsi e il MIUR ci riflettano e adottino l’unica decisione che ci sembra oggi sensata: fermarsi, prima di andare a sbattere.”
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