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Scuola in carcere, cresce il numero di detenuti-studenti: il presidente Mattarella cena con loro a Rebibbia

È un numero in crescita quello dei detenuti iscritti ad un corso scolastico e universitario, tenuto sempre da docenti e professori pubblici.

I numeri del carcere di Rebibbia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 24 luglio visiterà il carcere romano di Rebibbia. Da dove sono stati resi pubblici i dati sul numero di detenuti e sul loro coinvolgimento in attività di studio.

La Casa circondariale Rebibbia, nuovo complesso “Raffaele Cinotti” di Roma, ospita oggi 1.606 detenuti, compresi i sottoposti al  regime speciale 41 bis.

Grazie alle convenzioni con scuole primarie e secondarie, con le università La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, vi sono circa 100 detenuti che frequentano corsi di alfabetizzazione e altri 40 sono iscritti alle facoltà di giurisprudenza, scienze politiche e scienze motorie.

Inoltre, sono attivi corsi di recitazione, ai quali partecipano 15 detenuti, che percepiscono un gettone di presenza, e corsi di pallavolo, calcio e scacchi con istruttori del Coni.+

Ricordiamo che il personale docente interessato ad insegnare nelle carceri, come negli ospedali, hanno facoltà di presentare domanda apposita, all’atto della “finestra” sulla mobilità, per quanto riguarda il personale di ruolo, e delle domande di supplenza, per quel che riguarda i precari: in entrambi i casi, vanno indicati i codici specifici degli istituti scolastici collocati all’interno delle case di pena.

La visita di Mattarella

Il 24 luglio, il Capo dello Stato cenerà anche in un ristorante promosso dai detenuti. Mattarella sarà a Rebibbia subito dopo la sua partecipazione alla Conferenza degli ambasciatori che si svolge alla Farnesina.

La cena, scrive l’Ansa, si terrà presso “l’Osteria degli uccelli in gabbia”, primo ristorante a Roma in un Istituto penitenziario. Il nome riprende quello storico attribuito alle osterie adiacenti a Regina Coeli dove si compravano i pasti per i detenuti.

Le altre attività formative e lavorative

Sempre a Rebibbia, oltre alla frequenza dei corsi tradizionali, i detenuti hanno la possibilità di svolgere anche altri tipi di attività, sia formative sia lavorative, sempre teso al recupero della personae: grazie a una collaborazione con le Biblioteche del Comune di Roma, sono attivi corsi di scrittura creativa, cineforum e presentazioni di libri.

Vi sono 55 poi detenuti impiegati alle dipendenze di ditte esterne così suddivisi: 10 presso il CUP dell’Ospedale del Bambino Gesù; 7 presso la Torrefazione e riparazione Macchine caffè; 8 presso il Centro Cottura della Cooperativa sociale Men at work; 8 nella digitalizzazione degli atti del “processo Moro”, 8 nella digitalizzazione dei atti di imprese private; 7 nel Laboratorio di Alta sartoria maschile gestito da Daniele Piscioneri unitamente all’Accademia Nazionale dei Sartori; 3 presso la Evolution Work, altri 4 presso la E-price, di prossima apertura.

Da due anni, infine, grazie a un protocollo con il Comune di Roma per la pulizia e la manutenzione della città, sono impiegati 13 asfaltisti e 47 giardinieri.

Infine, alcuni detenuti sono assunti direttamente dall’Amministrazione penitenziaria come fabbri o muratori.

Alessandro Giuliani

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