Il sistema scolastico pubblico tedesco, in crisi per via del ricambio generazionale e dell’incremento complessivo dei costi di gestione degli edifici e del personale, è alle prese con nuove sfide proprie del periodo post-pandemico. In primis una forte e difficilmente gestibile crisi sociale, derivante dalle recenti chiusure per via dell’emergenza sanitaria da COVID-19 ed i relativi effetti sulla psiche dei giovani studenti, dall’altra relativa alla produttività, o meglio rendimento, che le autorità internazionali osservano attraverso la somministrazione di test ad ampio spettro e prove scritte valide per le discipline strategiche e di base. I recenti risultati PIRLS, ripresi dalla Commissione Europea e dal relativo rapporto Eurydice, prendono in esame le materie di base in relazione alle competenze di lettura, scrittura e comprensione del testo, tragicamente in calo in tutto il Vecchio Continente (si distinguono i paesi nordici, Baltici e Polonia). Il recente omicidio di una giovane studentessa in un ambiente scolastico e la pubblicazione del rapporto PIRLS costituiscono i principali ostacoli e preoccupazioni per uno sviluppo lineare del sistema scolastico tedesco. Valutiamo in dettaglio entrambi gli aspetti.
I dati PIRLS e PISA: calo in matematica e comprensione del testo
Gli alunni tedeschi hanno ottenuto risultati preoccupanti che mai in un importante sondaggio internazionale che ha rilevato che gli standard di istruzione scolastica sono peggiorati a livello globale, ad eccezione dell’Asia. Nel primo rapporto del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) commissionato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) dopo la pandemia di COVID-19, i risultati medi internazionali di studenti di età attorno ai 15 anni in lettura e matematica sono crollati drasticamente. Pubblicato il mese scorso, il rapporto ha esaminato 81 paesi e ha rilevato che il punteggio medio internazionale in matematica è diminuito dell’equivalente di tre quarti di un anno di apprendimento, mentre i punteggi in lettura sono diminuiti dell’equivalente di sei mesi, il che significa che gli studenti hanno difficoltà a raggiungere risultati soddisfacenti in aritmetica di base o nell’interpretazione complessiva di testi semplici. Le battute d’arresto hanno interessato nazioni ricche e povere, grandi e piccole, con pochi progressi, ma i risultati in Germania sono stati particolarmente preoccupanti, con gli studenti tedeschi che hanno registrato i punteggi più bassi di sempre e si sono uniti ai loro colleghi norvegesi, olandesi e islandesi nel subire un calo pari al – 25 % o più. In matematica, gli alunni tedeschi hanno ottenuto un punteggio di 475, rispetto a 500 nel precedente studio pubblicato nel 2019. In lettura, hanno ottenuto 480, in calo rispetto a 498 di tre anni fa, e scienze sono scese a 492 da 503. I risultati ricordano quelli di il primo studio PISA del 2000, che collocava la Germania, la più grande economia europea, al di sotto della media OCSE e rivelava anche preoccupanti correlazioni tra background sociale e opportunità di istruzione.
Il recente caso di omicidio a scuola: una comunità in lutto
Secondo la polizia locale, una studentessa di 18 anni è stata uccisa giovedì nella sua scuola nel villaggio di St Leon-Rot, nel sud-ovest della Germania, vicino alla città di Heidelberg. Il presunto assassino, un ragazzo di 18 anni anche lui studente dell’istituto, è fuggito dalla zona ma è stato catturato dalla polizia dopo una caccia all’uomo durata circa due ore e mezza, secondo le autorità. Queste ultime, come comunicato in sede di conferenza stampa locale, sospettano che nell’omicidio possa aver avuto un ruolo la relazione tra la giovane donna e il sospettato, anche se la polizia non ha immediatamente fornito ulteriori dettagli. Una massiccia risposta della polizia è arrivata alla scuola dopo l’allarme lanciato giovedì, con numerosi veicoli della polizia, servizi di soccorso e un elicottero sul posto. Sono stati fatti tentativi per rianimare la vittima ma senza successo. La scuola è stata evacuata e gli alunni sono stati condotti presso un punto di raccolta, secondo un comunicato delle Forze dell’Ordine. Il liceo privato è stato aperto nel 1998 non lontano dalla città di Heidelberg su iniziativa dei genitori. Secondo la scuola, attualmente vi studiano 685 alunni con uno staff di 85 insegnanti. Il villaggio è al momento incredulo, in stato di shock e le autorità locali hanno disposto il lutto cittadino per la settimana corrente. Anche in Italia gli episodi di violenza in classe risultano in sensibile aumento: secondo un recente studio condotto dall’Università di Torino il 40% degli insegnanti è stato vittimizzato, il 27% ha subito violenza e l’8% è stato minacciato da parte dei propri alunni. Inoltre alla Camera, a novembre, si è discusso l’inasprimento dei provvedimenti giuridici a carico degli aggressori nei confronti del personale scolastico – considerato nell’esercizio delle sue funzioni pubblico ufficiale – sino a 5 anni di reclusione per i casi più gravi.