Decisamente discutibile (e forse anche qualcosa di più) la trovata di due rapper che hanno girato il videoclip di una propria canzone in una scuola parlando in termini non proprio lusinghieri sia dell’ambiente scolastico che dei docenti.
“Scuola” si intitola il video girato proprio in un istituto scolastico di Marcianise e parla di un improbabile ritorno dei due tra i banchi. Tra allusioni alla droga (“quattro grammi nella busta/ il ritorno non me gusta”) e minacce alla ipotetica docente “non provare a far la furba/Sennò divento un barracuda”) e infine la scuola che brucia (per fortuna solo con effetti speciali).
In tutto ciò si vedono i due ragazzini in atteggiamenti finto “gangsta”: il volto travisato dal passamontagna, il fumo, una mazza tra le mani, in piedi sui banchi.
Chi ha dato l’autorizzazione alla realizzazione del video proprio nell’aula scolastica? Ad ammettere di aver autorizzato le riprese è lo stesso dirigente scolastico: “Sì, ho dato l’autorizzazione un mese fa, ma perché sta avendo successo questo video?”, segnala Il Mattino.
Il preside, poi, afferma di non aver mai letto il testo dei due rapper né visto il video dopo il montaggio: “Mi è stata presentata come una clip musicale sul disagio giovanile, una critica al sistema scolastico così improntato. Qui viviamo in un contesto difficile e mi hanno convinto. E poi, se devo essere sincero, il discorso iniziale dei due artisti era improntato sul disagio. Noi come scuola lo affrontiamo ogni giorno. Certo, la rivalutazione della professionalità dei docenti è un discorso serio, non è materia musicale”.
Sulla vicenda, così come segnala l’Ansa, sono arrivati gli ispettori ministeriali. A far esplodere le polemiche sul video alcuni docenti dell’istituto casertano, che su proprie chat hanno criticato i toni usati dai due rapper.
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