Situazione “esplosiva” in Lombardia. Per coprire le cattedre il prossimo anno scolastico in Lombardia serviranno almeno 40 mila supplenti.
Le stime sono della Cgil che lancia l’allarme sulla situazione che, secondo il sindacato, si è creata e che porterà in diversi casi ad avere gli insegnanti solo ad “ottobre-novembre”.
Una situazione che si ripete e, sottolinea il segretario generale Flc Cgil Lombardia Tobia Sertori, si aggrava, dato che lo scorso anno i supplenti sono stati 37mila quando, già esauriti i nomi in graduatoria, per l’emergenza “sono state date supplenze a persone che non avevano titolo. Ma è stato necessario”. E’ successo persino nelle scuole primarie anche se il problema principale riguarda i docenti di sostegno.
“Su 5000 posti vacanti per l’immissione in ruolo – aggiunge – l’anno scorso solo 200 sono stati coperti. I corsi di specializzazioni iniziati lo scorso anno si devono concludere e i numeri che il Ministero assegna alle università che devono fare i corsi sono insufficienti. Ripeto la situazione è esplosiva. Il governo giallo-verde sta drenando risorse dal capitolo scuola verso azioni politiche di breve durata e prettamente elettorali; nessuna risorsa e nessun investimento sull’istruzione. Chi dice che con l’autonomia regionale le cose si sistemerebbero sostiene un altro bluff”.
Dal Miur fanno sapere che oggi, a Milano, ci sarà una riunione-fiume sull’organico per settembre e che sono in corso le operazioni di avvio del nuovo anno scolastico. E con notevole anticipo.