Il Miur ha adottato le nuove Linee di indirizzo per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare.
Queste due tipologie di servizio scolastico rappresentano uno specifico ampliamento dell’offerta formativa, per assicurare l’erogazione di servizi alternativi ai giovani in situazione di temporanea malattia.
Si tratta di percorsi scolastici validi a tutti gli effetti e mirano a realizzare piani didattici personalizzati e individualizzati secondo le specifiche esigenze, affinché sia garantita a tutti la possibilità reale di fruizione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, anche a domicilio o in luoghi di cura.
Infatti, l’interruzione per gravi patologie del percorso di studi si trasforma troppo spesso in ripetenze e dispersione scolastica, aggravando una realtà già di per sé molto delicata per l’intero nucleo familiare.
La scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare,quali esperienze positive del sistema nazionale di istruzione e formazione, sono riconosciute, in ambito sanitario, come parte integrante del percorso terapeutico.
Considerate le richieste dell’utrenza e l’aumento delle situazioni in questione, le nuove Linee di indirizzo integrano il precedente documento del 2003: “Il servizio di istruzione domiciliare. Vademecum ad uso delle scuole di ogni ordine e grado”.
Il ruolo dei docenti e delle scuole resta fondamentale.
Cosa fa il docente ospedaliero
I docenti ricoprono un ruolo molto complesso, che richiede grande capacità di adattamento sia dal punto di vista della flessibilità metodologica-didattica sia rispetto alla dimensione relazionale con l’alunno e alla cooperazione con figure professionali diverse. Vista la complessità del ruolo del docente ospedaliero, la necessità che sviluppi costantemente la sua azione professionale nel contesto in cui opera, considerate le esigenze peculiari dei singoli alunni ospedalizzati, è necessario prevedere percorsi di formazione continua, a livello nazionale e regionale, che si innestino in una formazione a livello universitario specifica per l’insegnamento nelle sezioni ospedaliere e nei percorsi di istruzione domiciliare.
Cosa fanno le scuole
In merito al ruolo delle scuole, ogni istituzione scolastica è tenuta a mettere in atto ogni forma di flessibilità del percorso scolastico, a fronte di disagi socio-sanitari e/o economici.
Pertanto, nel caso di alunni, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, i quali, a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari o in regime di day hospital che impediscono la frequenza regolare della scuola per un periodo non inferiore ai 30 giorni (anche non continuativi), le istituzioni scolastiche, su richiesta della famiglia supportata da certificazione medica rilasciata dal medico ospedaliero o comunque dai servizi sanitari nazionali, attivano progetti di istruzione domiciliare. Il progetto è elaborato dal consiglio di classe e approvato dagli organi collegiali competenti.
Qualora fosse necessario, il dirigente scolastico può richiedere di avere accesso alle risorse del MIUR e trasmettere la richiesta, corredata dalla necessaria documentazione al competente Comitato tecnico regionale, che procederà alla valutazione della stessa, ai fini della successiva assegnazione delle risorse.
Il parere del Comitato è necessario, solo ed esclusivamente, al fine dell’accesso al contributo economico per la realizzazione della ID e prescinde dalla possibilità di attivare il progetto.
Il documento illustra anche le procedure per attivare i due servizi e fornisce indicazioni in merito a portfolio delle competenze individuali, valutazione ed esami di Stato