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Scuola in ospedale e servizio domiciliare

Con la circolare n. 24 del 25 marzo 2011, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha diramato le indicazioni operative per la progettazione dei percorsi; il riparto delle risorse; la scheda relativa ai ricoveri ospedalieri e a degenze minori, età 6-19 anni e il questionario per la rilevazione dei bisogni formativi del personale docente relativamente alla scuola in ospedale e all’istruzione domiciliare.

 
Il totale finanziato è di 2.950.500 euro ripartito per regioni e per le due sezioni.
A superare i centomila euro di finanziamento per la scuola in ospedale sono le regioni Campania (138.641), Lazio (110.769) e Lombardia (131.730).
La scuola in ospedale è legata al flusso delle degenze ospedaliere che di fatto sono di numero elevato ma di breve durata mentre hanno una durata più lunga i periodi trascorsi in casa con l’impossibilità di frequentare la scuola durante la degenza.
Nella circolare si fa riferimento anche ad una quota di euro 258 assegnata alla scuola con sezione ospedaliera per ciascun docente in ospedale. Il Miur ricorda che la quota costituisce un compenso che confluisce nel fondo di istituto e va a cumularsi con le altre risorse. Come tale, il compenso è soggetto a contrattazione che viene determinata in correlazione al Pof e sulla base di delibere del collegio docenti.
Per l’istruzione domiciliare, invece, assistiamo ad un aumento delle richieste. Secondo il Ministero ciò è dovuto “grazie all’opera di sensibilizzazione e di comunicazione che tutti gli uffici scolastici regionali hanno messo in atto per far meglio conoscere tale opportunità agli utenti”.
Ma se da un lato sono aumentate le richieste del servizio, dall’altro sono diminuite le risorse finanziarie. Infatti, tutti i progetti accettati (1.028 su 1.220) sono stati finanziati al 50 per cento.
Le somme erogate per l’istruzione domiciliare, comunque, risultano maggiori di quelle assegnate per la scuola in ospedale per il motivo sopra espresso. Le regioni che hanno avuto finanziamenti superiori alle 100.000 euro sono state: Campania (161.570), Emilia-Romagna (168.301), Lazio (269.236), Lombardia (168.301), Piemonte (141.378) e Sicilia (104.358). Tutte le altre regioni hanno ricevuto importi inferiori alle 100.000 euro.
Per visionate nei dettagli tutte le cifre consultare l’allegato “A” alla circolare n. 24.
Il finanziamento di 2.950.500 euro rientra nell’esercizio finanziario 2010.
Alfio Patti

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