Il servizio di scuola in ospedale, oltre a consentire la continuità degli studi, garantisce alle bambine e i bambini come alle ragazze e ai ragazzi, in caso di malattia, il diritto a conoscere e ad apprendere anche durante il percorso di cura in ospedale. Tale servizio assicura quindi la continuità didattica e previene la dispersione scolastica in una situazione già di per sé molto delicata.
A ricordarlo è il Miur, con la nota 3623 del 30 luglio 2019, con la quale fornisce indicazioni agli USR e di conseguenza alle scuole.
In particolare, considerato che l’occorrenza delle sezioni ospedaliere di rispondere al contesto dei ricoveri ospedalieri degli alunni non è sempre prevedibile e può manifestarsi senza preavviso e con urgenza, nelle more della definizione delle necessità in merito all’organico dei docenti assegnati alle sezioni ospedaliere e al fine di garantire il diritto all’istruzione degli studenti temporaneamente malati, il Miur comunica che nei casi in cui si ravvisi la necessità, è possibile attivare percorsi di istruzione domiciliare presso i presidi ospedalieri, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale competente per territorio.
In tal caso, le spese graveranno sui fondi appositamente destinati e ripartiti annualmente dal Miur alle scuole polo regionali per la scuola in ospedale. Eventuali maggiori oneri dovranno essere segnalati affinché il Ministero possa provvedere alla copertura delle spese con specifiche risorse.
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