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Scuola in ospedale

Proseguirà anche per quest’anno scolastico il progetto di ricerca "La scuola in ospedale come laboratorio per le innovazioni nella didattica e nell’organizzazione", promosso dal Ministero dell’Istruzione. La conferma è contenuta nella nota ministeriale del Dipartimento per i Servizi nel Territorio – Direzione Generale per l’Organizzazione dei Servizi nel Territorio – Ufficio III – prot. n. 696 del 25 agosto 2003.
Il progetto è stato avviato un paio di anni fa, con la collaborazione del Polo Didattico e di Ricerca di Crema, per rendere note e valorizzare le esperienze realizzate nel settore della scuola in ospedale. Sono state individuate reti di scuole con sezioni ospedaliere, che fanno riferimento, a livello regionale, ad un istituto polo che ne coordina le attività e ne raccoglie le esperienze didattiche.
I materiali più significativi prodotti dalle scuole sono stati immessi in un portale (scuolainospedale.indire.it, gestito dal Polo Didattico e di Ricerca di Crema) per permettere il confronto delle esperienze realizzate e la rapida trasmissione di modelli da diffondere sul territorio. Il portale consente anche collegamenti telematici tra alcune sezioni scolastiche ospedaliere e le scuole di provenienza degli alunni degenti, con la possibilità di "scambiare" elaborati, testi ed esercitazioni sotto la guida del docente specializzato che opera all’interno della struttura ospedaliera.
Per dare continuità all’iniziativa, è quindi necessario continuare ad avvalersi della collaborazione delle scuole polo ospedaliere, che, nel relativo ambito territoriale, svolgono un ruolo di coordinamento per quanto concerne le azioni correlate alla ricerca nei settori della scuola materna, elementare e di istruzione secondaria di I e II grado. Tra i compiti di queste scuole polo (una per regione), alle quali spetta la gestione delle risorse finanziarie che verranno assegnate, anche il supporto alle scuole di provenienza degli alunni ricoverati in ospedale nonché l’impegno a contribuire allo sviluppo, nel territorio di pertinenza, della cultura del servizio di istruzione domiciliare, a garanzia del diritto allo studio degli alunni che a causa di determinate patologie non possono frequentare la scuola per lunghi periodi. L’istruzione domiciliare, utile al pari di quella ospedaliera anche come integrazione del processo terapeutico, può essere erogata quando la patologia in atto non preveda il ricovero ma impedisce comunque la frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni (tale lasso di tempo potrà non essere continuativo nel caso in cui siano previsti cicli di cura ospedalieri alternati a periodi di cure domiciliari).
Agli Uffici Scolastici Regionali si richiede di notificare, possibilmente entro il prossimo 20 settembre, se l’istituzione scolastica ospedaliera che avrà il ruolo di scuola polo in ambito territoriale sarà differente da quella già identificata lo scorso anno o se verrà, invece, riconfermata.
La Direzione Generale per l’organizzazione dei servizi nel territorio ha promosso, di concerto con il Servizio per l’automazione informatica e l’innovazione tecnologica, il progetto "La scuola in ospedale come laboratorio per le innovazioni nella didattica e nell’organizzazione" nell’ambito delle azioni previste nel protocollo d’intesa siglato tre anni fa dai Ministeri della Pubblica Istruzione, della Sanità e della Solidarietà Sociale.

Andrea Toscano

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