Personale

A scuola incontro con il prete esorcista, ecco le spiegazioni della DS

Appena due giorni fa abbiamo pubblicato una notizia, sul caso di un prete esorcista chiamato da una Dirigente Scolastica ad incontrare a scuola docenti e genitori di un Istituto Comprensivo della Calabria.

Lo strano incontro era stato richiesto dalla Dirigente Scolastica dopo avere convocato un Collegio docenti straordinario in data 22 novembre 2017. In tale riunione collegiale, svoltosi alle ore 14.00 dello stesso giorno della convocazione a distanza di 4 ore dalla stessa, la Dirigente Scolastica ha informato i docenti del fatto che dei bambini della scuola primaria erano stati visti da due maestre giocare a Charlie Charlie Challenge. Preoccupata della gravità dell’episodio e ritenendo che il caso non fosse unico nel suo genere, ha ritenuto di organizzare un incontro informativo, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo, con relatore Don Piero Catalano prete ed esperto di esorcismo e Nunzio Di Stefano Presidente del GRIS Diocesano di Reggio Calabria, che si è svolto alla presenza di docenti e genitori il 4 dicembre 2017. La DS, persona attenta ai problemi adolescenziali e sociali del territorio in cui è ubicata la scuola che dirige, è stata contattata dalla nostra testata giornalistica per affrontare il problema del caso successo nella sua scuola.

DICHIARAZIONE DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA SUL CASO CAPITATO NELLA SUA SCUOLA

La Dirigente si è detta molto preoccupata per il caso specifico ma anche per molti altri casi che coinvolgono i bambini di una fascia di età che va dai 6 anni fino addirittura ai 16 anni. La DS ha voluto sottolineare che il convegno organizzato alla presenza di esperti che conoscono bene la debolezza psicologica di alcuni bambini nell’essere coinvolti in giochi pericolosi come Charlie Charlie Challenge o Blue Whale, è stato eticamente necessario e improrogabile. Quindi la Dirigente – ha continuato- dicendo che il bene primario di una scuola sono i bambini e il loro equilibrio psicologico viene prima di ogni altra cosa, per tale motivo ritiene necessario, e doveroso da parte di tutte le testate giornalistiche, che non venga fatto il nome della sua scuola dove è accaduto il caso che ha portato alla decisione dell’incontro del 4 dicembre con Don Piero e Nunzio Di Stefano. “Bisogna pensare alla tutela dei bambini e delle loro famiglie!”, esclama la Dirigente scolastica. D’altronde, conclude la DS, la nostra scuola è sempre stata attenta alla prevenzione di tutti i problemi che possono turbare l’equilibrio psichico e fisico degli alunni, con incontri con psicologi e polizia postale per discutere delle insidie del web.

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL GRIS DI REGGIO CALABRIA

Il Presidente diocesano del GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa) di Reggio Calabria Nunzio Di Stefano, assistente del Prete esorcista Don Piero Catalano, è stato contattato dalla nostra testata per conoscere le motivazioni dell’incontro tenuto nell’aula magna della scuola il 4 dicembre 2017. L’incontro che noi abbiamo avuto, ci ha spiegato il Presidente del GRIS di Reggio Calabria, è stato un incontro di prevenzione per avvisare le famiglie dei pericoli che i loro figli possono incontrare nella rete e avvicinandosi pericolosamente a certi giochi che possono condurre addirittura al suicidio.

La problematica di questi giochi altamente pericolosi non è solo su Reggio Calabria ma riguarda tutto il Paese e addirittura tutto il mondo. Nunzio Di Stefano -continua il suo pensiero- sostenendo che sono molte scuole di Reggio Calabria sono interessate al problema. Adesso la soglia di età, continua il Presidente diocesano del GRIS, si è abbassata di molto, tanto da coinvolgere non solo i ragazzini della secondaria, ma anche quelli della primaria.

Lucio Ficara

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