Scuola, la commissione Bilancio alla Camera stoppa i tagli previsti dal 2015
Come annunciato, la commissione Bilancio alla Camera dell’esecutivo in carica, guidato da Enrico Letta, a partire da venerdì 10 maggio ha cominciato ad esaminare il piano di tagli ereditato dal Governo Monti. Dai lanci di agenzia della mattina del 14 maggio sembrerebbe che, seppure non nell’immediato, vi sia l’intenzione di interrompere il trend di sacrifici fissati per gli statali per i prossimi tre anni.
In particolare la Scuola, assieme a Università, Ricerca e Expo sarebbero “le voci ‘salvate’ dai tagli lineari ai ministeri, che potrebbero scattare dal 2015 per oltre 570 mln all’anno, con un emendamento dei relatori al dl sui debiti della P.A. approvato in commissione Bilancio alla Camera”.
La proposta andrebbe a modificare “i tagli lineari ai ministeri a copertura degli oneri per i maggiori interessi del debito pubblico determinati dal dl. Tali esclusioni si aggiungono a quella, già prevista dal testo iniziale del dl, relativa agli stanziamenti del Fondo per lo sviluppo e la coesione”.
Non è chiaro sa la notizia riguardi specificatamente lo stop agli aumenti di stipendio. In tal caso, se così fosse, il blocco verrebbe confermato per l’anno corrente ed il prossimo. Mentre sfumerebbe quello già previsto per il biennio 2015-2016. Si tratterebbe, se confermata, di una notizia agro-dolce. È presto però per dirlo: nelle prossime ore avremo sicuramente notizie più precise. Intanto, giunge un commento positivo del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca: “è un’ottima notizia – ha affermato Maria Chiara Carrozza –che conferma l’attenzione di questa maggioranza nei confronti della scuola, della ricerca e dell’università. Si tratta di temi che, come abbiamo ribadito durante l’incontro di Sarteano, saranno centrali e prioritari nell’azione del governo”.