Scuola, l’incontro tra il governo e i sindacati ha soddisfatto le parti.
Questi sono i contenuti dell’accordo :
Contratto. L’intesa conferma il D.Lvo 29/93 e quindi il Def 2019 che prevede percentuali graduali di copertura economica. Si legge infatti a pag. 31 “Fra i fattori di incremento della spesa si segnala il rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021 che prevede, in base alle risorse stanziate dalla legge di Bilancio per il 2019, incrementi dell’1,3 per cento per il 2019, dell’1,65 per cento per il 2020 e dell’1,95 per cento complessivo decorrere dal 2021.”
Sicuramente il recupero graduale del potere di acquisto non potrà essere letto come adeguamento agli stipendi europei. Ha scritto il direttore di questa testata A. Giuliani che per incrementi salariali medi di cento euro netti “occorrono almeno 4-5 miliardi di euro l’anno“.
Autonomia differenziata
L’intesa conferma la decisione del governo (=Lega) sulla regionalizzazione del sistema formativo. Sono confermate le competenze dello Stato che riguardano le norme generali sull’istruzione (art. 117 Costituzione). Il documento non poteva proporre uno scenario diverso.
Dalla decisione finale sullo sciopero si comprenderà…
Se l’intesa è questa e soddisfa i sindacati, lo sciopero dovrebbe essere revocato. Al momento così sembra! Attendiamo però qualche giorno per la decisione finale (revoca o conferma). Da questa capiremo se i sindacati sono convinti o meno dell’accordo raggiunto. Lo sarà anche il personale scolastico?
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