Il tema scuola è sempre un tema attuale, tanto che si espone a manipolazioni di vario genere, con il risultato che il cittadino si trova sempre più confuso e solo.
Eppure questa non può essere l’ultima parola. Sul tema della gravissima ingiustizia sociale che vede in Italia i bambini, i ragazzi discriminati nel loro diritto di apprendere per un vincolo economico, e il sistema Paese non aspirare più a premiare e a far concorre le eccellenze formative, si è giunti a un punto di non ritorno. E’ stata fatta chiarezza: lo studente ha il diritto di apprendere senza discriminazioni economiche, i genitori il dovere e il diritto di esercitare la propria responsabilità educativa in una libertà di scelta formativa che implica un pluralismo educativo, fatto di buona scuole pubbliche, statali e paritarie, meritocrazia, valutazione, libera concorrenza sotto lo sguardo garante dello Stato. E’ risultato evidente anche al… “lattaio dell’Ohio” – come diceva Montanelli – che la discriminazione si giocava su un vincolo economico e che attraverso il costo standard di sostenibilità si può sanare una ingiustizia tutta Italiana (clicca qui per il video).
Le buone idee che non hanno un marchio, compromessi, schieramenti si ergono libere perchè al servizio della Res-Publica.
Cosi registriamo il comunicato stampa del MIUR ” Il Ministro De Vincenti e la Ministra Fedeli comunicano che, a seguito di un’intensa interlocuzione tra i loro Uffici, e gli Uffici della Commissione Europea, è stato acquisito l’assenso della Commissione ad eliminare dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 (AdP) la previsione dell’esclusione delle scuole paritarie, partecipanti al sistema nazionale di istruzione, dal novero dei possibili destinatari dei fondi strutturali europei, che impediva di dare attuazione alla disposizione contenuta all’articolo 1, comma 313, della legge di Bilancio per il 2017. Pertanto sarà possibile celermente apportare con la Commissione le modifiche al PON Per la Scuola, necessarie al fine di allineare le relative modalità operative a quanto previsto dal legislatore italiano.”
Le dichiarazioni della Ministra Fedeli sui principi che da anni vanno maturando e che erano altresì dichiarati con la medesima chiarezza dalla Ministra Giannini segnano una svolta. Nessun torto a nessuno ma occorre che i cittadini abbiano per primi il coraggio di inchiodare chi ha responsabilità alle sue
E ripartiamo da qui.
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