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Scuola Lombardia, tra tamponi gratis per le superiori e qualche focolaio

La Regione Lombardia, nonostante sia zona gialla, lotta contro il virus del Covid-19 e le sue varianti, che “inquinano” il territorio anche sul fronte scuola. Di qualche ora fa, infatti, la notizia, ripresa dal Corriere, che nella scuola secondaria di primo grado Vico, di Quarto Oggiaro, nei pressi di Bollate (dove nelle settimane scorse era stato rilevato un focoloaio), su 18 classi e 371 alunni, la metà sono in quarantena, con 12 (tra insegnanti ed educatori) positivi al Covid, mentre il resto della scuola, non in quarantena, è comunque in assenza con la paura del contagio. Una situazione sulla quale si attende l’intervento dell’Ats, invocato in special modo dai genitori.

Tamponi scuola

La Regione si difende con i tamponi, che a scuola vengono effettuati a giovani tra 14 e 19 anni, a professori e al personale non docente, con regolarità dal 15 febbraio: tamponi antigenici gratis per secondarie superiori e istituti professionali.

L’obiettivo: aumentare la sorveglianza sanitaria e i testing tra gli studenti e in generale tra tutto il personale della scuola, così da agire in tempi precoci ed evitare la diffusione dei focolai, garantendo la continuità didattica.

Per l’assessora al Welfare Moratti, investire in ambito scolastico è il primo passo della strategia di contenimento del virus: “Il quadro di prevenzione e monitoraggio della pandemia – afferma Letizia Moratti – ci porta in questa fase a ritenere opportuno investire con azioni in ambito scolastico, che mettano al centro studenti, personale docente e non e famiglie. A questa iniziativa naturalmente occorre sempre aggiungere i messaggi di prudenza e sensibilizzazione sull’uso dei dispositivi di protezione, sull’igiene personale, sul distanziamento e sugli assembramenti che non mi stancherò mai di ripetere”.

Vaccini scuola

Ma rimane preoccupata per l’approvvigionamento dei vaccini, Letiza Moratti, che in occasione della cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato alle vittime del coronavirus e alla comunità di Codogno, spiega: “Il nostro obiettivo è vaccinare tutti entro giugno. Se ci diminuiscono le forniture sarà difficile mantenere questo impegno”.

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Carla Virzì

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