Chi entra in una scuola viene subito aggredito da un’atmosfera di violenza, violenza di certe scritte sulle pareti delle aule e dei gabinetti, violenza delle parolacce e bestemmie gridate nei corridoi durante gli intervalli e nelle aule, e persino durante le ore di lezione, violenza degli sputi sui pavimenti ma anche lanciati dalle finestre sulle teste degli insegnanti mentre entrano o escono dall’istituto, violenza per l’estraneità del mondo dentro da quello del mondo fuori, violenza perché costringe a convivere in spazi ristretti individui di diverso sentire, violenza perché la verità, spogliata dell’immaginazione, viene continuamente ricostruita per farla somigliare sempre più ad un’impostura, violenza che causa decadenza e decadenza che causa violenza…
Pasquale Faseli
Tratto Dal Libro SCUOLA Luogo Di Pena Degli Insegnanti