In un istituto musulmano finanziato dallo Stato inglese, le ragazzine devono mangiare dopo i maschi e non possono fare ricreazione con loro.
Succede alla scuola Al-Hijrah di Birmingham, dove si sono registrati casi di segregazione di genere inammissibile per la legge britannica su cui aveva già deliberato due anni fa la corte d’Appello intimando ai dirigenti scolastici di cambiare registro.
Ma a quanto sembra, come riporta Il Corriere della Sera, non è cambiato nulla, nonostante le denunce fatte da un funzionario dell’Ofsted, l’ufficio governativo che si occupa di controllare le scuole e che aveva già considerato l’istituto inadeguato nel 2016.
«I nostri ispettori — ha detto durante un’audizione davanti alla commissione parlamentare per l’uguaglianza di genere — sono tornati nella scuola lo scorso ottobre ed hanno trovato una situazione di segregazione che è illegale e discriminatoria. Chiediamo che l’istituto sia sanzionato e che il governo ci appoggi. È in atto uno scontro tra le leggi e la libertà di religione».
Infatti, sembra che Al-Hijrah impone una stretta segregazione di genere, soprattutto nella scuola media dove le classi sono rigidamente separate e non è consentito alcun contatto tra maschi e femmine. Una separazione che viene perpetuata anche in mensa dove alle ragazzine viene impedito di mangiare fino a che i loro pari di sesso maschile non abbiano finito il pasto.
Ma non solo qui sta la disparità, anche i testi che vengono studiati sono discriminatori e, in alcuni casi, incoraggiano la violenza sulle donne. Gli ispettori hanno trovato libri in cui si diceva che gli uomini possono picchiare le mogli purché non lasciano segni sul loro corpo.
Un altro testo, «Linee guida per la famiglia islamica», sosteneva che i mariti «sono in posizione di comando nella famiglia» e che «le donne devono obbedire e occuparsi della casa». In un caso si arrivava addirittura a giustificare lo stupro coniugale asserendo che «la moglie non può negare l’atto sessuale al marito».
Ora l’Ofsted chiede al ministero dell’Istruzione di prendere immediatamente provvedimenti drastici «per far applicare la sentenza».
Il comune di Birmingham avrebbe ora l’intenzione di chiudere la scuola a partire dal nuovo anno scolastico.
La cosiddetta “libertà di educazione”, così tanto richiesta dai fautori delle scuole paritarie italiane, può portare pure a situazioni di questo tipo, dal momento che gli insegnamenti, e dunque gli insegnanti e la gestione complessiva, proposti devono corrispondere all’indirizzo ideologico o religioso o politico dei suoi fruitori e dei gestori.
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