Attualità

Scuola per contadini, parte nel Chianti il corso gratuito per diventare “operatori agricoli”

In Italia esistono svariati corsi di formazione professionale. Anche per diventare contadini. Anzi per conseguire il titolo di “operatori e operatrici agricoli”. Uno di questi corsi partirà a settembre nel Chianti: sarà gratuito e rivolto a giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, grazie al finanziamento ministeriale ottenuto dai cinque comuni del Chianti e di area fiorentina (San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, Impruneta e Bagno a Ripoli) che costituiscono e promuovono un’agenzia formativa di San Casciano in Val di Pesa

Il corso di formazione

L’agenzia, che celebra nel 2023 venti anni di formazione, vuole creare nuove opportunità professionali nel territorio rivolte agli agricoltori del futuro, grazie ad un contributo statale di 270 mila euro complessive.

Il Ministero, tramite fondi regionali nell’ambito di GiovaniSì, ha accolto la richiesta di finanziamento dei Comuni per la realizzazione del progetto di formazione professionale che mira a trasmettere ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado e in abbandono scolastico, competenze specialistiche legate all’agricoltura sostenibile e all’accoglienza.

La formazione sarà teorica, ma anche pratica: è previsto, fanno sapere gli organizzatori, “un consistente periodo di stage nelle aziende agricole e agrituristiche del Chianti”. 

I promotori

“Siamo felici – hanno fatto sapere i sindaci a capo dei Comuni coinvolti – di poter proporre ancora una volta il percorso di istruzione professionalizzante legato al mondo rurale: la nostra scuola è nata con l’obiettivo di contrastare il fenomeno sempre più diffuso della dispersione scolastica e investire sul futuro dei giovani in un’area della Toscana dalle importanti potenzialità dal punto di vista economico, produttivo e ricettivo, vocata alle tradizioni agricole, allo sviluppo sostenibile, all’innovazione, alla valorizzazione e alla tutela del territorio attraverso l’agricoltura 4.0 e l’utilizzo delle risorse rinnovabili”.

“La scuola – ha spiegato la presidente di Chiantiform Elisa Corneli – piace per la modalità con cui le ragazze e i ragazzi apprendono direttamente sul campo, in classe, nella sede di via della Libertà, e tra gli uliveti e i vigneti delle colline chiantigiane ricordiamo che il 90 per cento dei giovani diplomati ha trovato un’occupazione nel settore e alcuni di loro hanno aperto un’attività propria divenendo imprenditori agricoli”. 

Il corso durerà tre anni e si compone di 3.160 ore complessive: le lezioni teoriche si alternano a quelle laboratoriali con 800 ore di stage nelle imprese del territorio.

Il corso non comporta costi e sarà finalizzato alla formazione dell’addetto agli interventi tecnici ed agronomici sulle coltivazioni e alla gestione di impianti, macchine ed attrezzature e permette l’assolvimento all’obbligo scolastico. Il numero degli iscritti previsto è pari a 15 allievi/e.

Le iscrizioni sono aperte dal 9 gennaio 2023. Info: tel. 055 8294624, info@chiantiform.it.

La presentazione del corso

Il corso è stato annunciato durante l’anniversario di Chiantiform, celebrato in occasione di una tavola rotonda, allestita il 4 gennaio negli spazi di Villa Machiavelli a Sant’Andrea in Percussina, nel comune di San Casciano in Val di Pesa. A fare gli onori di casa sono stati il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi e la presidente Elisa Corneli, affiancata dal suo staff, il direttore Giordano Meneghini, e le dipendenti Dorina Lile, Laura Lazzerini e Roberta Pierini. 

All’iniziativa hanno preso parte il portavoce del presidente della Regione Toscana Bernard Dika, il consigliere regionale Massimiliano Pescini, l’assessore di San Casciano Ferdinando Maida, il vicesindaco di Impruneta Matteo Aramini, le assessore Maria Grazia Esposito e Francesca Cellini di Greve in Chianti e Bagno a Ripoli. 

L’occasione di approfondimento ha permesso di accendere focus e trattare argomenti di grande interesse, come l’innovazione agronomica, il carbon farming, il biochar e l’agricoltura biologica.

Alessandro Giuliani

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