In Toscana, fa sapere Il Fatto Quotidiano, è boom di iscrizioni alla seconda edizione della scuola per pastori che ha già registrato ottanta richieste a fronte di otto posti messi a disposizione. Tra gli aspiranti pastori, oltre ad agricoltori, anche chi oggi lavora in ufficio, qualche ingegnere o esperti di computer, mentre l’età dei candidati va dai 18 ai 50 anni.
Infatti le richieste di iscrizione pare sono arrivate da tutta Italia, Sicilia e Sardegna compresi (dove la pastorizia regge), con soddisfazione degli organizzatori di Palazzo Vigiani a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, dove ha sede l’ente che giustamente tende a scegliere per questa professione i più giovani, chi ha già esperienza o pratica un mestiere nel mondo green.
La scuola, precisa Il Fatto, è promossa dal progetto “Life ShepForBio” e terrà lezioni teoriche e pratiche con un periodo di stage, secondo un programma che prevede lezioni direttamente sul campo e informazioni di base utili all’avvio della nuova attività, con riferimento alla gestione del conflitto con i predatori e con gli impatti climatici, alla valorizzazione dei servizi ecosistemici legati alla tutela della biodiversità e delle risorse, e poi etologia e biologia.
Le lezioni in classe saranno svolte da personale tecnico qualificato: docenti, ricercatori ed esperti appartenenti all’Università degli Studi di Firenze terranno le lezioni teoriche, insieme a Dream Italia, al Parco nazionale delle foreste casentinesi oltre che alle Associazioni Difesattiva; alla Rete Appia e a Slow Food.
E inoltre, visite presso aziende e realtà produttive e poi uno stage pratico per un totale di trenta giorni, durante i quali gli alunni, che avranno un alloggio gratis, affiancheranno i pastori e gli allevatori.
Alla fine del corso gli otto fortunati prescelti, tra le ottanta domande, dovranno superare delle prove per ricevere un attestato di pastore professionale.