Il fatto non sussiste. Con questa motivazione, come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’, la Corte d’appello di Milano ha assolto l’insegnante di 44 anni accusata di omicidio colposo dopo la morte nell’ottobre 2019 del piccolo Leonardo, il bambino di 5 anni caduto dalla tromba delle scale della scuola Pirelli, nel capoluogo lombardo.
Il bambino uscì per andare in bagno, salì su una sedia lasciata nel corridoio, perse l’equilibrio e cadde da un’altezza di circa 13 metri. Per le insegnanti l’accusa di aver omesso la dovuta vigilanza sul bambino, per la bidella “non aver vigilato sulla sicurezza ed incolumità dell’alunno, aver lasciato la sedia incustodita e aver lasciato temporaneamente la sua postazione.
La docente, adesso assolta, era stata condannata a un anno in primo grado. Per un’altra collega di sostegno il rito ordinario si celebrerà in dibattimento, mentre un’altra insegnante ha patteggiato due anni. La Procura generale potrà impugnare la decisione in Corte di Cassazione. “La negligenza della docente per noi era insussistente, per questo abbiamo sostenuto l’assenza di nesso di causa con la morte del bambino – spiega l’avvocato Gritti – la Procura ha chiesto la conferma della condanna con sospensione condizionale ma il giudice ha accolto la nostra tesi. Aspettiamo le motivazioni della sentenza ma è chiaro che la nostra assistita era ed è innocente”.