Secondo i dati resi noti da “Scuola e inclusione: dico la mia”, disponibili sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nonché frutto di una consultazione pubblica con iopartecipo.garanteinfanzia.org e promosso anche da skuola.net tra aprile e maggio scorsi, alla quale hanno preso parte oltre seimila ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, si evince che il 50,5% dei ragazzi pensa che gli insegnanti di sostegno preparati siano pochi. Il 53,8% trova gli edifici scolastici abbastanza adeguati alle esigenze delle persone con disabilità fisica, mentre solo il 26,8% li ritiene adeguati a chi ha disabilità psichiche e il 16,2% a chi ha difficoltà sensoriali.
Inoltre, il 58% trova la propria classe poco inclusiva, mentre a livello individuale il 55% dichiara di essere “abbastanza accogliente” e il 21,4% “molto accogliente”. Infine, sei su dieci (62,1%) sono convinti che vi siano momenti che tendono a escludere gli alunni con disabilità.
Interessanti sono le proposte, fa cui quella di rendere la scuola più inclusiva: oltre la metà (52,9%) ritiene necessario investire nella formazione dei docenti, mentre l’11,9% ritiene sia necessario aumentare il numero degli insegnanti di sostegno. Contano per gli studenti anche le campagne di sensibilizzazione e i momenti di confronto (25%), gli investimenti sugli psicologi scolastici (26,5%) e in edilizia scolastica (30,4%).
In caso di bisogno solo il 44,8% chiede aiuto. ll 74,3% dichiara di essersi sentito escluso a scuola, ma solamente il 43,5% ammette di aver escluso qualcuno.
Il 43,5% ha assistito o è venuto a conoscenza di episodi di bullismo nei confronti di studenti con disabilità e il 36,5% ha dichiarato di non sapere come comportarsi o a chi rivolgersi. Il 22% pensa che il compagno o la compagna con disabilità disturbi il normale svolgimento delle lezioni, al contrario il 46,5% ritiene che non influisca, mentre il 10,4% è convinto che la presenza sia di supporto alle lezioni. Il 21% ha scelto di non esprimersi perché “non ha mai avuto studenti con disabilità in classe”. Sei su dieci tra i partecipanti alla consultazione non hanno mai chiesto agli insegnanti come comportarsi con un compagno con disabilità.
La maggior parte dei ragazzi (57,8%) ha dichiarato di non frequentare coetanei con disabilità e solo il 12% di frequentarli spesso.
Sei studenti su dieci (60,6%) sono entrati in contatto con ragazzi con disabilità fuori dal contesto scolastico. In particolare: nei centri estivi il 32,6%; in ambito familiare il 23,2%; nei gruppi parrocchiali il 21,5%; nelle associazioni sportive il 18,3%; nelle associazioni di volontariato il 11,9%; nei gruppi scout il 7,3% e ai corsi di musica il 4,9%. Per oltre la metà dei partecipanti alla consultazione (57,8%) esistono contesti più inclusivi della scuola: le associazioni sportive (28,7%), le associazioni di volontariato (23%), gli oratori (20,9%) e le associazioni culturali (18,4%).