La circolare del Ministero sugli organici 2018/2019 prevede alcune novità, come il potenziamento alla scuola dell’infanzia, anche se in realtà rimangono molte conferme.
Ci occupiamo dei punti salienti riguardanti la scuola primaria, prendendo come riferimento, la scheda Flc Cgil.
Per quanto riguarda la costituzione delle classi, queste in ciascun plesso saranno costituite da non meno di 15 e non più
di 26 bambini, elevabili a 27 in presenza di resti. Nelle zone di montagna e piccole isole, invece, il numero minimo scende da 15 a 10 bambini. Le pluriclassi, invece, dovranno essere costituite da non meno di 8 e non più di 18 bambini.
Per quanto concerne il tempo scuola, non vi sono novità:
– a 24 ore settimanali (solo in via eccezionale e se esplicitamente richiesto dalle famiglie in numero tale da poter costituire una classe),
– a 27 ore con esclusione delle attività opzionali facoltative,
– a 30 ore, comprensive dell’orario opzionale facoltativo nei limiti dell’organico assegnato,
-a 40 ore (ex tempo pieno) che viene confermato nella consistenza organica attuale. Un eventuale potenziamento del tempo pieno è possibile solo nell’ambito della dotazione organica
assegnata.
Bisogna sottolineare che nelle scuole dove è presente sia il tempo normale che il tempo pieno, il numero delle classi sarà definito sulla base del numero complessivo di alunni iscritti. Nel caso di eccesso di domande rispetto alle classi autorizzate e all’organico assegnato, il Consiglio d’Istituto stabilirà i criteri generali di ammissione ai vari modelli orario possibili.
La circolare ricorda anche che l’insegnamento della lingua inglese dovrà essere affidato ad un insegnante di classe formato.
Pertanto, solo in via “residuale”, potranno continuare ad essere utilizzati docenti specialisti esterni alla classe anche nell’anno prossimo, posti che saranno costituiti su non meno di 7/8
classi.
Inoltre, sono possibili ore di compresenza nel margine delle ore residue derivanti dalla presenza di docente specifico per l’insegnamento della religione cattolica o della lingua inglese.
A prescindere dalle scelte fatte dalle famiglie sul modello orario (24 ore, 27 ovvero 30), il numero dei posti verrà calcolato moltiplicando il numero totale delle classi del Circolo/Istituto Comprensivo per 27 e dividendo il totale per 22 (orario di lezione contrattuale).
E’ bene però sottolineare una questione: i risparmi derivanti dal calcolo a 27 ore per tutte le classi, piuttosto che a 30 almeno nelle ultime classi negli anni precedenti, devono rimanere nelle disponibilità di ciascuna scuola al fine di consentire per quanto possibile il mantenimento di un tempo scuola superiore alle 27 ore.
Nelle classi a tempo pieno sono attribuiti due posti per classe. Le 4 ore disponibili per ciascuna classe (la classe fa 40 ore alla settimana, i due docenti 44) diventano disponibili, previa programmazione del Collegio docenti, per le esigenze della scuola nell’ambito dell’organico dell’autonomia. In particolare per elevare da 27 a 30 l’orario nelle altre classi, oppure per l’assistenza a mensa dove si effettuano rientri pomeridiani.
Nel caso dal calcolo di cui sopra dovessero esserci dei resti orari, si sommano a livello di Circolo o Istituto comprensivo. Se il resto totale è superiore o pari a 12 ore, questo resto si può arrotondare a posto intero (compatibilmente con la dotazione complessiva). Tale arrotondamento, al contrario, è obbligatorio in presenza di esubero a livello provinciale. Se è inferiore alle 12 ore, allora la quota-orario rimane a livello di istituto ma non costituisce posto intero. Solo se nella scuola, oltre al resto inferiore a 12 ore necessitano altre ore (ad esempio di
lingua inglese) allora i due diversi spezzoni orari si possono abbinare e diventare posto intero.
Ciò accade quando le ore necessarie per assicurare l’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi sono meno di 18 e quindi non sufficienti a costituire un posto intero di specialista (le classi “scoperte” possono essere inferiori al numero di 7/8 necessarie per costituire un posto intero di lingua inglese).
La circolare ricorda anche che le ore per l’insegnamento della religione cattolica (quindi i posti) sono aggiuntive nel caso in cui
l’insegnamento non è prestato dal docente di posto comune in possesso dell’idoneità.
Con le 4 ore dell’orario-docenti eccedenti le 40 del tempo pieno (nel caso sia attivato), con le eventuali ore di compresenza derivanti dell’insegnamento aggiuntivo della religione cattolica o
per l’insegnamento con lo specialista per lingua inglese, con le ore che si rendono disponibili nel caso si attivino nella scuola prime classi a 24 ore (solo se richiesto dalla famiglie per un numero
di alunni tali da costituire almeno una classe), con eventuali (ma improbabili) posti aggiuntivi assegnati dall’USP alla scuola, sarà possibile:
– estendere il tempo scuola fino a 30 ore anche nelle prime classi;
– assicurare il tempo mensa come aggiuntivo alle 30 ore in presenza di rientri pomeridiani (es. articolazione a moduli);
– estendere il tempo pieno a nuove classi, rispetto a quelle attualmente funzionanti nella scuola, se richiesto dalle famiglie;
– avviare interventi di arricchimento e recupero per piccoli gruppi.
Infine, i posti per il potenziamento sono posti aggiuntivi: infatti, sulle modalità di utilizzo della risorsa “organico” assegnata complessivamente decide la singola scuola, che ne programma le attività nell’ambito del PTOF discusso e deliberato in collegio docenti.
Per ricapitolare, i punti salienti in merito alla scuola primaria sono:
– confermato il modello orario ordinario a 27 ore settimanali (che sarà anche il parametro di calcolo per l’attribuzione dei posti) mentre quello a 24 ore sarà attivabile “solo” se richiesto esplicitamente dalle famiglie, in numero tale da consentire la costituzione di una classe.
– Le eventuali risorse organiche eccedenti della primaria vanno prioritariamente utilizzate per mantenere i modelli orari superiori alle 27 ore già in atto e assicurare agli alunni la continuità dell’orario delle lezioni come nel precedente anno.
– Nulla cambia per il tempo pieno.
– Gli spezzoni orario di posto comune possono essere abbinati alle ore aggiuntive necessarie per l’insegnamento dell’inglese; quelli non inferiori alle 12 ore si arrotondano a posti interi.
– L’insegnamento della lingua inglese è impartito dai docenti in possesso dei requisiti in maniera generalizzata, nell’ambito delle classi loro assegnate. Solo dove ciò non sia possibile, sono istituiti posti per docenti specialisti, ma nel limite del contingente regionale; di regola viene costituito un posto ogni 7 o 8 classi, purché nel raggiungimento di almeno 18 ore settimanali.
– Le pluriclassi vanno previste solo in via eccezionale in zone particolarmente disagiate e sarà comunque possibile utilizzare i posti del potenziamento per sdoppiare sia singoli insegnamenti
che l’intera classe
– Per quanto riguarda il potenziamento delle discipline motorie, gli effetti saranno a decorrere dal prossimo a.s. 2019/2020 previo aggiornamento del PTOF da parte delle istituzioni scolastiche,
dunque a seguito di specifica delibera del Collegio dei docenti.
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