Il voto numerico alla scuola primaria non può soddisfare le esigenze di valutazione degli alunni. Da questo presupposto parte la petizione lanciata dalla Flc Cgil, che interrogandosi sulla validità della valutazione derivata dalle lezioni online, arriva a chiedere l’abolizione definitiva del voto numerico.
Nei giorni scorsi la valutazione nella scuola primaria con la didattica a distanza è stata messa in discussione già dalle stesse maestre, come abbiamo riportato.
Sulla stessa questione abbiamo riportato anche le perplessità e il documento del Forum per l’educazione e per la scuola del Piemonte di cui fanno parte numerose associazioni professionali di diversa ispirazione (tra le altre Aimc, Cidi, Mce, Uciim, Proteo e Legambiente).
Per la Flc Cgil, il voto numerico costituisce uno strumento non adeguato, soprattutto nella scuola primaria, per “fotografare” l’apprendimento delle bambine e dei bambini come processo complesso che interessa tutte le sfere della personalità.
Il sindacato chiede alla Ministra Azzolina, intanto, di “sostenere nell’iter di conversione in legge del DL 22/2020 e nelle successive ordinanze ministeriali, per l’.a.s. 2019/20, l’eliminazione nelle classi della scuola primaria della valutazione finale, espressa in decimi, degli apprendimenti delle alunne e degli alunni e la sua sostituzione con giudizi sintetici riferiti ad un numero limitato di livelli, più idonei rispetto alla scala decimale a descrivere i processi e attestare i risultati di apprendimento complessivamente raggiunti, in rapporto al contesto e all’esperienza di ciascuno“.
Ma la Flc Cgil si spinge oltre: “le chiediamo inoltre di aprire nel mondo della scuola un ampio dibattito che, attraverso la modifica dell’art. 2, c.1 del D.Lvo 62/2017 (valutazione nel primo ciclo), porti ad abolire definitivamente l’ utilizzo di votazioni in decimi nella scuola primaria e a recuperare quel patrimonio pedagogico che, fin dagli anni ’70, ha contribuito a trasformare radicalmente la valutazione del processo educativo-didattico, all’interno di un’idea innovativa della scuola come fattore di sviluppo e maturazione della persona, facendo grande nel mondo l’esperienza della scuola “elementare” italiana“.
Quindi, la posizione del sindacato guidato da Francesco Sinopoli è la seguente: eliminare il voto numerico per la didattica a distanza nella scuola primaria, con un intervento preciso. Allo stesso tempo, invita lo stesso Ministero ad aprire un dibattito in merito ad una abolizione definitiva del voto numerico nella scuola primaria.
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