“La parola alla società civile: insegnanti, studenti, cittadini si sono dati appuntamento a Bologna, domenica 4 marzo, per un’assemblea pubblica – Scuola pubblica e Costituzione, dalle 9.30-17.00 presso la sala Centro Andrea Costa, Via Azzo Gardino, 48 – che ha il sapore di altri tempi: quando la scuola era davvero considerata bene comune, espressione dell’interesse generale e ciascuno faceva la propria parte, in un reale patto di corresponsabilità, non solo educativa nei confronti degli studenti, ma civile nei confronti della società e del futuro.” “La volontà è quella di pretendere da coloro che sono chiamati a dettare le regole e a operare le scelte in questo settore che la loro azione sia coerente con le finalità che la scuola italiana è chiamata ad attuare, mediante obiettivi ispirati a principi di solidarietà, partecipazione, uguaglianza, appartenenza, cittadinanza, secondo criteri di inclusione, di non-discriminazione e di pari opportunità. L’attenzione verrà rivolta soprattutto ai rischi di privatizzazione implicita e ad una serie di condizioni contemporanee che minano pesantemente la stabilità del contesto pubblico: il personale docente, costretto ad umilianti trafile per vedere pienamente riconosciuto il proprio ruolo; la difficoltà di assicurare a ciascun alunno una didattica di qualità, a causa del sovraffollamento (classi-pollaio); il numero dei docenti di sostegno, spesso privi di specializzazione, sempre più esiguo rispetto all’emersione dei casi certificati; le più evidenti carenze nell’ambito delle ore assegnate alle classi in cui sono iscritti alunni con disabilità; le cattive prassi che vedono rinascere in modo velato le vergognose e fuori-legge classi differenziali; le attività scolastiche proposte a gruppi di livello.” “L’assemblea di Bologna chiede che sia ristabilita una reale politica di ascolto, che riservi agli addetti ai lavori – i docenti, appunto – la possibilità di partecipare attivamente al processo elaborativo e decisionale relativo alla scuola, in un riconoscimento concreto di professionalità, esperienze, competenze e saperi.”
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