Attualità

Scuola pubblica o privata? Per il giudice vale la vicinanza

Quando i genitori litigano, alla fine è il giudice a decidere, come nel caso di una coppia di una città non definita: l’uno per la scuola privata l’altra per la pubblica.

Guardando le carte, il giudice ha optato per la richiesta della donna che aveva messo sulla bilancia la vicinanza dell’istituto all’abitazione, considerato che, aveva sottolineato, ottenendo così il benestare della Cassazione, i bambini non si spostano in maniera autonoma e la scuola di quartiere garantisce una maggiore facilità nel creare una rete di amici.

Inutili le precisazioni del genitore che pagava la retta, un giardino, attività extracurricolari maggiori rispetto agli istituti pubblici. 

I giudici , si legge sul Sole 24 ore che riporta la sentenza, sono stati fermi nel sostenere la tesi che la scuola primaria e dell’infanzia sono il primo passo dei minori verso la scolarizzazione e una più ampia socializzazione, dunque si deve verificare “non solo la potenziale offerta formativa, la adeguatezza edilizia delle strutture scolastiche e l’assolvimento dell’onere di spesa da parte del genitore che propugna quella onerosa, ma, innanzi tutto, la rispondenza di ciò al concreto interesse del minore, in considerazione dell’età e delle sue specifiche esigenze evolutive e formative”.

E ancora, sottolineano i giudici: va data importanza “alla collocazione logistica dell’istituto scolastico rispetto all’abitazione del bambino, considerata la mancanza di mobilità autonoma di questi, posto che una distanza della scuola dall’abitazione, significativa per il minore, potrebbe indurre conseguenze confliggenti con il suo interesse morale e materiale, rispetto alle quali l’assolvimento dell’esborso economico da parte del padre non può costituire l’elemento dirimente”.

Infatti ha più rilievo avviare o incrementare rapporti sociali e di amicizia, di frequentare al di fuori della scuola i compagni creando così “una propria sfera sociale, funzionale alla crescita psico/fisica ed alla maturazione richieste dall’età evolutiva, posto che tutti i potenziali amici necessiterebbero, comunque, della disponibilità di familiari o di addetti adulti per l’accompagnamento e gli spostamenti, sia in ragione della congruità dei tempi di percorrenza e dei mezzi da utilizzare per l’accesso alla scuola ed il rientro all’abitazione, rispetto all’età ed alle esigenze fisiologiche del minore”.

Per la donna, infatti, la scuola dello Stato aveva, tra gli altri, il vantaggio di essere gratuita e di dover rispettare i parametri costituzionali dell’imparzialità e dell’efficienza.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024

Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, prezzo scontato: approfitta della promozione

La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…

22/12/2024

Concorso dirigente tecnico, domande fino al 23 gennaio: le videolezioni e il simulatore

Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…

22/12/2024

Concorso Dsga 2024, domande dal 16 dicembre al 15 gennaio: bando pubblicato, come prepararsi

Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…

22/12/2024