Renzi dimostra di voler andare dritto nel suo programma sulla Scuola convinto che la consultazione avviata nei mesi scorsi sia stata proficua.
I sindacati proseguono nelle loro critiche sempre più aspre in quanto inascoltate.
Fra i rappresentanti dei partiti che non fanno parte della maggioranza, alcuni si limitano a legittimi rilievi e a parziali proposte di modifica, altri presentano programmi alternativi giocando all’esagerato “rialzo”.
Le attese delle varie fasce di precari interessati diventano comprensibilmente più spasmodiche sulla scia delle indiscrezioni che si accavallano di ora in ora.
A questo punto la posta in gioco è assai alta. Il numero delle persone coinvolte in questo “gioco” è tale da mettere a repentaglio irreversibilmente la credibilità dei “giocatori”. E aumenta anche il dubbio che fra essi vi siano dei “tricheur”. Il che, a chi ama la Scuola, la cosa non piace.
E presto i nodi verranno al pettine.
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