Sulla questione riscaldamento nelle scuole romane si apre un dibattito che vede contrapposti da un lato la Città Metropolitana e il Campidoglio, dall’altra l’Associazione Nazionale Presidi. Secondo quest’ultima dall’inizio della stagione invernale tre scuole su dieci sono rimaste con i termosifoni spenti. A denunciare la situazione è stato il presidente di Anp Roma Mario Rusconi che ha affermato come le segnalazioni siano arrivate a macchia di leopardo da tutti i municipi. Alla base mancata manutenzione, impianti vecchi che vanno in blocco e necessità di interventi.
Di contro Città Metropolitana e Campidoglio, come riporta ‘Il Fatto Quotidiano’ smentiscono. Secondo il delegato all’edilizia scolastica per Città Metropolitana Daniele Parrucci, ci sarebbero solo due segnalazioni, e anche considerandolo un numero in difetto, le scuole sarebbero sei su 270 gestite. Questo per la presenza di un sistema di telecontrollo che permette di intervenire immediatamente.
Anche gli assessori all’Istruzione e alle Infrastrutture del Campidoglio Claudia Pratelli e Ornella Segnalini smentiscono. Secondo quest’ultima le segnalazioni pervenute sarebbero solo dieci su 1200 scuole. Uno scontro, quello con Rusconi che si basa anche sui controlli che secondo il presidente Anp Roma sono stati pochi e non c’è stato il tempo di prevedere guasti che di consueto si presentano, mentre per gli assessori viene fatta un’attività preventiva per verificare lo stato degli impianti.
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