Come abbiamo già riferito, dopo il precedente confronto con i sindacati, la circolare ministeriale ha fissato gli organici per l’anno scolastico 2021/22.
Per quanto riguarda l’organico di fatto, in funzione dell’avvio dell’anno scolastico e tenuto conto dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da COVID-19, la nota ministeriale informa che potranno essere ulteriormente ampliati i margini di flessibilità anche sulla base delle ulteriori risorse che verranno rese disponibili.
Quanto a organico di diritto, i numeri resteranno immutati rispetto all’anno scolastico trascorso, così come già concordato con il Ministero dell’economia e delle finanze, con le note n. 21880 del 10 novembre 2020 del Ministero dell’istruzione e n.18502 del 15 novembre 2020 del Ministero dell’economia e delle finanze.
I posti di sostegno e di potenziamento dell’offerta formativa non subiscono variazioni rispetto all’adeguamento alle situazioni di fatto, come stabilito dalla legge 30 dicembre 2020, n.178.
La dotazione organica dei posti di sostegno, a livello nazionale, è così incrementata delle 5.000 unità fissate, quindi il corrispondente valore nazionale passa da 101.170 posti nell’a.s. 2020/21 a 106.179 nell’a.s. 2021/22, mentre il contingente dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa già pari a 49.202 posti nell’a.s. 2020/21, con l’ampliamento previsto all’articolo 1, comma 968, della legge 30 dicembre 2020, n.178, diventa di 50.202 posti.
Critica la posizione di Flc-Cgil, che in un comunicato lamenta l’assenza di qualunque sforzo mirato a ridurre gli alunni nelle classi e ad incrementare il personale.
“La timida apertura ad una flessibilità organizzativa, ottenuta tra l’altro dopo innumerevoli pressioni fatte dal sindacato, si scontra con la rigidità con la quale viene gestito l’organico senza oneri aggiuntivi: è una visione miope che richiederà alle scuole ed ai docenti ulteriori aggravi lavorativi, gli ennesimi dopo un anno già di per sé molto impegnativo, di cui il Ministero pare non tenerne conto.
“Nessuna certezza nemmeno sull’organico aggiuntivo dei posti-covid, che si è rivelato fondamentale per garantire l’offerta formativa nella più sicura condizione possibile: una lacuna che accentua la divergenza tra le dichiarazioni di buona volontà e la ricerca di soluzioni concrete e rispondenti ai bisogni.”
È confermato, per ragioni legate alla crisi pandemica, l’organico di diritto del 2020/2021 nonostante la flessione registrata nelle iscrizioni complessive degli alunni, ma con i necessari adeguamenti legati a disposizioni di legge così riassumibili:
La dotazione organica complessiva dei posti di sostegno diventa di 106.179 posti (di cui 6.446 di potenziamento), mentre il contingente del potenziamento di posto-comune sale a 50.202 posti
La ripartizione alle Regioni è stata definita dal Decreto interministeriale: sui criteri di distribuzione alle province e ai diversi gradi di scuola sono in corso le riunioni di confronto con i sindacati. A livello di UST, pur nel limite delle risorse assegnate, è possibile intervenire con margini di compensazione tenuto conti di particolari condizioni di criticità.
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